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Rugby Sound 2023, un’edizione indimenticabile. Hanno partecipato più di 70mila persone

Sei eventi hanno fatto registrare il tutto esaurito. La soddisfazione degli organizzatori

Il palco del Rugby Sound

Legnano – Oltre 70mila presenze al Rugby sound festival 2023 che va in soffitta in attesa della prossima edizione. Ben 12 giorni di spettacoli, dal 29 giugno al 10 luglio per un evento organizzato in collaborazione con Shining Production e con il supporto del comune di Legnano. 25 spettacoli: concerti dal vivo, dj-set e grandi party sono andati in scena sul palco principale e 11 after-show sul second stage nell’Isola del Castello di Legnano. Sei sold out: Sfera Ebbasta, Salmo con Nitro, Teenage Dream con ospiti Finley, Zarro Night con gli Eiffel 65, Voglio Tornare negli Anni 90 e Andrea Pucci nella serata conclusiva.

La dedica degli organizzatori

"Siamo immensamente soddisfatti di quanto raggiunto con questa edizione – ha detto Fulvio De Rosa, head manager di Shining Production e direttore artistico del festival – perché ogni anno lavoriamo in sinergia e con passione per poter offrire un’esperienza sempre migliore al nostro pubblico, anche dal punto di vista sonoro e visivo, e ai nostri artisti, al fine di poter ospitare produzioni sempre più importanti. Abbiamo fortemente voluto dedicare il Rugby Sound 2023 a Valerio Bonalumi, presidente di Shining Production prematuramente scomparso lo scorso aprile. Se oggi il Rugby Sound si qualifica per quello che è, ovvero un festival di portata nazionale, che ogni anno è in grado di rinnovarsi e migliorarsi, è anche e soprattutto merito suo, che ha fin da subito riconosciuto le potenzialità di questo appuntamento, credendoci e investendoci”.

Un approccio urban

È stato realmente sfidante costruire l’edizione 2023, racconta ancora Fulvio De Rosa, “specialmente da un punto di vista artistico. Volevamo mantenere la trasversalità dell’offerta che ha sempre fortemente connotato il festival in questi ultimi anni. Ma non è l’anno del rock, del punk o del reggae e quindi abbiamo scelto generi più vicini al rap, all’hip hop e all’urban, oltre a eventi con sonorità legate a decadi passate, soprattutto anni 90 e 00. Ma non sono mancati ospiti che hanno segnato la storia del Rugby Sound, come i Planet Funk, Salmo, gli Articolo 31 e lo stesso Sfera Ebbasta: per molti di loro il nostro appuntamento è stata l’unica tappa estiva nel milanese o addirittura nell’intera Lombardia”.