
I conigli selvatici del Roccolo si credono delle talpe ma i danni sono peggiori
Busto Garolfo (Milano), 5 marzo 2019 - Stanno devastando il Parco del Roccolo e distruggendo le coltivazioni di foraggio e mais di tutto il Bustese. Non sono le bibliche locuste ma migliaia di piccoli conigli dalla voracità insaziabile. A lanciare il grido d’allarme gli agricoltori del territorio che denunciano una situazione gravissima e probabilmente sottovalutata dagli organismi ufficiali di tutela del territorio. "Il bosco del Roccolo è in pericolo – dice Giulio Giovesi, titolare di un’azienda agricola parabiaghese al confine con Busto Garolfo – i conigli selvatici scavano buchi enormi e poi mangiano le radici degli alberi che muoiono e cadono al suolo". Lasciati liberi una decina di anni fa per ripopolare l’area, questi mammiferi si riproducono ogni due mesi circa e senza antagonisti naturali si sono moltiplicati a dismisura invadendo tutto il territorio. "La sera dopo il tramonto – spiega Alberto Porta – sembra che la terra si stia muovendo per il gran numero di conigli che escono dalle tane per andare a cibarsi nei prati coltivati".
È infatti drammatica la situazione delle coltivazioni, decine di ettari di terreno agricolo si trasformano in un paesaggio lunare dopo il passaggio di questi animaletti, che non lasciano speranza ai piccoli filamenti di erba o mais in fase di crescita. "Intere coltivazioni di foraggio e mais sono praticamente perdute – prosegue Giovesi – senza contare i danni che potrebbero derivare dalle buche scavate nei campi che fanno riaffiorare i sassi; questi, qualora venissero catturati dai macchinari, rischiano di trasformarsi in pericolose schegge". I contadini del territorio in vista della prossima stagione lavorativa lanciano l’allarme e chiedono un intervento di Regione Lombardia per procedere ad una regolamentazione della fauna. "Non si può sperare nelle volpi che non ci sono, bisogna contenere la diffusione dei conigli selvatici con interventi drastici, altrimenti i danni saranno irreversibili. Fino a oggi una stima dei danni è molto vicina ai 100mila euro, se però non si interverrà entro breve tempo, questa situazione potrebbe rappresentare la fine dell’agricoltura locale". "Il bosco del Roccolo rischia di morire - dice Domenico Sonzogni – e con lui una buona parte della fauna che vive al suo interno se non si procede ad un contenimento della proliferazione dei conigli selvatici".