Legnano, rissa alla partita di calcio giovanile. Un padre amareggiato: "Cambiamo sport"

"Non esiste che una partita fra ragazzini di 14 anni si trasformi in rissa anche a causa dell’atteggiamento di genitori, allenatori e dirigenti"

Una partita di calcio giovanile (foto d'archivio)

Una partita di calcio giovanile (foto d'archivio)

Legnano - «Una scena davvero assurda. Non esiste che una partita fra ragazzini di 14 anni di trasformi in rissa anche a causa dell’atteggiamento di quelli che dovrebbero essere i loro educatori: genitori, dirigenti o allenatori che siano. Se è questo il calcio di oggi cambieremo sport". Questo il commento amaro di un padre che nella mattinata di domenica ha assistito alla gara del campionato regionale fra Academy Legnano e Bosto. In campo gli Under 15, tutti ragazzi di 14 anni. Animi in campo surriscaldati da alcune decisioni arbitrali. Ma il direttore di gara era giovanissimo, quasi coetaneo dei ragazzi in campo. Difficile trovare in lui il capro espiatorio per questi fatti incresciosi.

Allo stadio di via Della Pace a Legnano, zona Mazzafam, in campo è successo davvero di tutto. Prima fra le due panchine, poi fra qualche ragazzo, infine fra il mister del Legnano ed un genitore della squadra avversaria. "Il genitore ha scavalcato la recinzione entrando in campo - spiega uno spettatore presente -. Francamente non mi sembra di aver visto nessuna aggressione, ma questo padre è partito a razzo verso la panchina e hanno poi cominciato a picchiarsi. Qualche genitore del Bosto mi ha spiegato che il padre era entrato per difendere il figlio".

Da lì una escalation di violenza con l’arbitro che è scappato negli spogliatoi sospendendo la gara. In campo anche il presidente dell’Academy Legnano che ha tentato di riportare la calma, non senza difficoltà. "Eravamo lontani e non abbiamo capito cosa stesse succedendo fra le due panchine - spiega un altro genitore -. Sugli spalti non è successo nulla, ma abbiamo comunque visto un uomo scavalcare ed entrare in campo per andare a colpire l’allenatore del 2008 dell’Academy. Non sappiamo il perché". Il fenomeno delle risse in campo nei settori giovanili è purtroppo in rapida crescita, a volte proprio per colpa degli adulti.

Episodi che si sommano a quelli di razzismo. Il “Comitato per gli immigrati e contro ogni forma di discriminazione“, con sede a Bogliasco (Genova), ha denunciato l’allenatore del Gallarate Calcio, per aver chiamato "negretto" un calciatore 16 enne di origine marocchina, durante una partita della categoria Allievi Under 17. La gara di era disputata lo scorso 16 ottobre a Gallarate. A seguito dell’episodio, gli Allievi del Cas Sacconago avevano abbandonato il campo, in solidarietà al loro compagno di squadra. "Non possiamo permettere che discriminazioni del genere possano prendere il sopravvento, specialmente nei confronti di chi così giovane e vulnerabile", ha detto Aleksandra Matikj dell’associazione.