
La stazione ferroviaria delle Ferrovie Nord a Rescaldina
Rescaldina (Milano), 25 agosto 2019 - Sangue. Macchie di sangue in stazione. Segno di uno scontro che avrebbe potuto avere un epilogo ben peggiore e che si è concluso con un ferito. Accidentale, sembra. Ancora non sono del tutto chiare le circostanze nelle quali si è consumata la rissa che l’altro giorno ha seminato il panico fra i pendolari che stavano prendendo il treno proprio alla stazione di Rescaldina. Per motivi ancora da chiarire, due uomini hanno dato vita ad un violento alterco proprio in stazione. Dalle parole si è passati rapidamente ai fatti e uno dei due è rimasto ferito. Come? In un modo rocambolesco, pare, visto che si sarebbe ferito accidentalmente con il coltello che l’altro contendente portava con sè. Ferimento accidentale oppure colpo inferto volontariamente, di certo un coltello in quel momento lì non ci doveva essere. I viaggiatori che hanno assistito almeno a una parte della scena hanno rapidamente avvisato le forze dell’ordine: in stazione sono quindi arrivati i carabinieri, che hanno riportato la situazione alla normalità.
Questo ennesimo episodio di cronaca che si è consumato vicino ai binari riporta l’attenzione di utenti, forze dell’ordine e soprattutto amministratori locali sullo scottante tema della sicurezza in stazione. Una sicurezza che non viene garantita neppure dalla presenza della caserma dei carabinieri a meno trenta metri di distanza proprio dallo scalo ferroviario. Quello che è ormai certo è che la stazione di Rescaldina è uno dei luoghi maggiormente pericolosi non solo del paese, ma di tutto il territorio. E un intervento deciso a questo punto non è davvero più rimandabile. Da un lato, infatti, a preoccupare è il continuo andirivieni di tossicodipendenti e spacciatori che hanno i boschi del Rugareto come punto di ritrovo e la stazione ferroviaria come la tappa obbligata per arrivarvi, mentre dall’altro un aspetto particolarmente importante è il fatto che Rescaldina è uno snodo centrale anche per arrivare nelle zone di Busto Arsizio e Lonate Pozzolo. Dove le piazze dello spaccio sono numerose. Tenere gli occhi aperti non basta più, adesso serve davvero un giro di vite. Per non rischiare di lasciare la zona in mano ai delinquenti e anche per non fare in modo anche che la percezione di sicurezza fra i residenti del paese crolli drasticamente.