Canegrate, rapina al Beer Banti: si cerca il basista della banda

Indagini ad una svolta: i carabinieri stanno continuando ad interrogare in queste ore dipendenti ed ex lavoratori

Rapina con accoltellamento al Beer Banti

Rapina con accoltellamento al Beer Banti

Canegrate (Milano), 9 gennaio 2016 - Rapina di Capodanno (leggi l'articolo), si cerca il basista. Potrebbe essere ad una svolta l’indagine sulla rapina finita nel sangue avvenuta il primo gennaio alla birreria Beerbanti di via Mulino Galletto a Canegrate (leggi l'articolo). Gli investigatori in questi giorni hanno proseguito sul fronte delle indagini mentre i carabinieri della sezioni rilievi hanno svolto nuovi sopralluoghi nel locale e anche nelle zone circostanti alla ricerca di ulteriori nuove tracce. È stato ispezionato anche il fiume Olona (guarda le foto), forse per cercare il coltello che ha ferito al fianco Giuseppe Cozzi (leggi l'articolo), uno dei proprietari della birreria, che è rimasto coinvolto nell’agguato dei rapinatori. A prendere forma in questi giorni è l’ipotesi che qualche dipendente attuale o precedente possa aver avuto un ruolo fondamentale nella preparazione stessa della rapina. Molti particolari sono stati infatti passati al vaglio dei militari, come il fatto che i rapinatori conoscessero la vittima, tanto da chiamarla per nome. I malviventi avevano inoltre subito puntato alla cassaforte, segno che ne conoscevano l’esatta posizione, trascinando Cozzi dopo averlo colpito.

Su questo fronte i carabinieri hanno interrogato e stanno continuando ad interrogare in queste ore dipendenti ed ex lavoratori alla ricerca di un eventuale basista. Una rapina, ma anche una sorta di esecuzione in piena regola che ha messo in allarme gli stessi carabinieri fin dalle prime ore dopo il compimento del reato. Troppo feroce e circostanziata la reazione dei malviventi, per non destare più di un sospetto legato all’ambiente di lavoro. Su questa pista stanno proseguendo adesso le indagini, con l’aiuto anche della videosorveglianza interna, le cui immagini sono ancora allo studio della scientifica.

di CHRISTIAN SORMANI