
di Rosella Formenti
Ci vorrà del tempo per dimenticare giorni che dovevano essere di vacanza a Rodi, e invece all’improvviso si sono trasformati in un’esperienza drammatica. "Ho immagini davanti agli occhi che non mi lasciano – dice Deborah Palmiotto, agente della Polizia locale di Busto Arsizio, rientrata ieri all’alba in Italia –. Sono stati giorni drammatici, senza informazioni, il tour operator scomparso, mentre abbiamo conosciuto il grande cuore dei greci che hanno fatto di tutto per aiutare i turisti come noi". Si commuove Deborah nel ricordo della famiglia che ha accolto lei e il compagno Manrico, mettendo a disposizione una camera per la notte e cucinando per loro la cena, in attesa di raggiungere l’aeroporto e rientrare a casa: "Ci siamo salutati tra le lacrime con un grande abbraccio". La vacanza era cominciata mercoledì scorso, " quando siamo arrivati nella località di Lardos già la situazione si annunciava critica, si sentiva l’odore acre provocato dai roghi – racconta Deborah – poi giovedì è peggiorata: vedevamo una grande colonna di fumo, la cenere cadeva sopra di noi, sabato le fiamme erano ancora più vicine, visibili sulle colline intorno". Dall’hotel rassicuravano, ma lo scenario davanti agli occhi era davvero preoccupante. Quindi Deborah come altri turisti ha cominciato a contattare, inutilmente, il tour operator, nessun segnale, era scomparso. Sempre nella giornata di sabato di fronte a una situazione ancora più preoccupante, le colline erano rosse per le fiamme. "Ho fatto le valigie, il mio pensiero era andare via al più presto".
Finalmente è arrivato anche l’alert del governo greco che invitava a lasciare la zona. Molti ospiti con le valigie si sono messi in cammino, percorrendo diversi chilometri a piedi, altri hanno atteso i pulman predisposti per i turisti, soprattutto mezzi dei militari. Non è stato semplice, le persone attendevano in un grande parcheggio, c’era confusione, alla fine anche Deborah e il compagno sono riusciti a trovare un passaggio per raggiungere Ialyssos, dove una palestra era stata attrezzata per far fronte all’emergenza. Deborah e Manrico hanno incontrato una coppia di residenti che li ha poi ospitati per una notte nella loro casa, dice commuovendosi Deborah, "non dimenticheremo il forte abbraccio con cui ci siamo stretti, le lacrime nel momento di salutarci. Di Rodi mi resterà vivo nel cuore il loro ricordo".