DAVIDE GERVASI
Cronaca

Prostitute e immondizia nel Parco del Roccolo

Il polmone verde è diventato un ricettacolo di degrado e terreno di conquista di ratti e incivili. Ora gli agricoltori dicono basta a questa situazione di degrado

Manuel Bongini mostra i rifiuti (Studiosally)

Parabiago (Milano), 30 gennaio 2016 - Crescono rigogliose le piante della vergogna. Balordi seminano rifiuti e la gente è costretta a raccogliere immagini sempre più desolanti. Discariche a cielo aperto con masserizie e sudiciumi di ogni genere. Gli agricoltori, amanti forse più di tutti di queste terre e di questo vasto pomone verde, dicono basta: "Di immondizia sparsa ogni tanto qui e là nel Parco del Roccolo ce n'è sempre stata - dice Manuel Bongini -, ma adesso siamo di fronte ad un'emergenza senza precedenti. Il fenomeno dell'abbandono sta dilagando a macchia d'olio. Inarrestabile. Noi agricoltori a volte siamo persino impossibilitati a raggiungere i nostri campi con il trattore perchè lungo i sentieri ci si imbatte in montagne di rifiuti insormontabili".

Ai confini tra Parabiago e Nerviano infatti regna sovrano lo scempio ambientale  Anche ieri c'era di tutto. Scarti edili, frigo, lavatrici, televisori, carcasse di motorini, divani e poltrone, mobili e via via fino ai resti di cavi elettrici e pneumatici. Il tutto nel fitto della vegetazione, immerso nel verde, tra alberi e arbusti. "Bisogna assolutamente trovare una soluzione al più presto - aggiunge Bongini - perchè la situazione sta sfuggendo completamente di mano. Si era parlato da tempo di sbarre davanti ai sentieri ma poi non si è fatto più nulla. Facciamo fronte comune e mettiamo un freno a quanto sta succedendo".

Ad aggravare la piaga anche la prostituzione che costeggia il Roccolo. Ci sono ragazze attrezzate di sacchettini che dimostrano senso civico, ma altre che gettano invece le tracce inequivocabili del loro mestiere ovunque: sono a centinaia i fazzoletti di carta e i profilatici disseminati lungo i sentieri. Spesso poi il rapporto viene persino consumato tra sostanze nocive e frammenti di eternit. Rifiuti che si accumulano in maniera minacciosa se consideriamo che con le piogge spesso le sostanze inquinanti finiscono nel terreno. Per non dimenticare poi dei ratti che pascolano allegramente tra i sacchi di pattume lasciati a marcire.