
Il sindaco Cesare Nai
Abbiategrasso (Milano) – Il sindaco Cesare Nai sapeva che con questi numeri (solo 1,5 persone presenti di media la notte) era difficile che l’Asst Ovest Milanese mantenesse ulteriormente attivo il Punto di primo intervento notturno dell’ospedale Cantù di Abbiategrasso. Sperava in una proroga ma il comunicato ufficiale dell’Asst che pone il 14 agosto come giorno ultimo di apertura del servizio cancella ogni aspettativa.
"Personalmente avrei preferito che si fosse continuato su questa strada - dice - anche perché la gente che arriva alle prime luci dell’alba non è poca. Ma si obietta che queste sono lì per le attività che iniziano alle 8....". "Quella di annullare il servizio è una scelta aziendale che è figlia delle risorse risicate a disposizione dell’Asst". Il servizio - affidato ad una cooperativa esterna - ha un costo di 50mila euro al mese, come specificato dallo stesso sindaco Nai nell’ultimo consiglio comunale, dove appunto si è parlato dei destini dell’ospedale. Nella scelta di cancellare il servizio - hanno sottolineato dall’azienda - pesano anche "l’impossibilità di utilizzare personale medico e infermieristico dipendente, con la necessità di ricorrere a società terze" e le "nuove disposizioni in tema di utilizzo di società esterne, cooperative, per lo svolgimento di servizi all’interno" del sistema sanitario nazionale che rendono impossibile il ripetere questa esperienza.
In futuro pertanto bisognerà cambiare strategia: rivendicare solo l’apertura nelle 24 ore del Pronto soccorso si è rivelata una strada che non porta a soddisfare le esigenze dell’utenza. "Il nostro compito - afferma il primo cittadino - è quello di mantenere alta l’attenzione sulla sanità e sul destino del nostro ospedale. Dobbiamo chiedere con forza l’ampliamento dei servizi. Solo con un ospedale che saprà fornire un adeguato numero di servizi possiamo sperare che in futuro si possa nuovamente poter disporre di un Pronto soccorso efficace".
Alberto Fossati, consigliere di minoranza, già candidato sindaco, accusa di strumentalizzazione il centrodestra. "Sapevano benissimo che il nostro ospedale non può avere un Pronto soccorso ma hanno mentito spudoratamente per soli fini elettorali. Il risultato? Un rattoppo che è costato una bestialità. E’ chiaro invece l’obiettivo di fare del nostro ospedale un grande poliambulatorio annesso all’ospedale di comunità, per il quale hanno già disposto dei cambiamenti in termini di posti letto, sottraendoli dalle disponibilità dei reparti di degenza. La sola eccellenza del reparto del piede diabetico non può giustificare il Pronto soccorso".