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Uffici postali, chiudono anche a Marcallo, Nerviano e Parabiago

Anche alcune frazioni dei Comuni dell'Altomilanese fra le vittime della scure di Poste Italiane: nella zona chiuderanno gli uffici di Casone, Sant'Ilario e San Lorenzo, il servizio sarà ridimensionato anche in altri paesi di Giovanni Chiodini

L'ingresso di un ufficio postale

Marcallo con Casone, 4 febbraio 2015 - Quello di Casone è uno dei 61 uffici postali che Poste Italiane ha deciso di sopprimere definitivamente in tutta la Lombardia. È il segno dei tempi. Una volta anche il piccolo paese sperduto tra i monti aveva il suo ufficio postale, magari un solo impiegato che faceva anche da postino. Adesso che quasi più nessuno manda lettere e cartoline, per non parlare dei telegrammi, adesso che i bollettini postali si pagano comodamente, in pantofole, collegandosi da casa col computer, adesso che anche le pensioni sono accreditate direttamente sui conti correnti... L’ufficio postale ha perso il suo fascino. Così nel progetto di tagli e risparmi (anche in termini di affitti da pagare), Poste Italiane ha pensato bene di eliminare l’ufficio di Casone.

Stessa sorte è prevista anche per due altri uffici postali situati in frazione: qello di Sant’Ilario di Nerviano e quello di San Lorenzo di Parabiago. Penalizzati, in tutti i tre casi, sono soprattutto gli anziani e pensionati che dovranno ogni volta farsi accompagnare negli uffici del capoluogo. Non verranno chiusi, ma resteranno aperti solo alcuni giorni la settimana, gli uffici postali di Cassinetta di Lugagnano, Gudo Visconti e Nosate.