PAOLO GIROTTI
Cronaca

Piano di recupero al via . Un destino di rinascita per Casa del Balilla ed ex liceo classico

Promosso dal Comune il tour per mettere in primo piano le opere in cantiere .

Piano di recupero al via . Un destino di rinascita per Casa del Balilla ed ex liceo classico

Prenderanno il via a giorni le opere per restituire un ruolo all’ex Gil o Casa del Balilla di via Milano, edificio realizzato nel 1933 per essere sede dell’Opera nazionale balilla e che avrà invece un futuro come centrale di tele monitoraggio degli alloggi pubblici e rinnovato impianto sportivo. Proprio in virtù dell’imminente via ai lavori è partito proprio da qui il "tour" della zona centrale della città che l’amministrazione ha organizzato per provare a mettere in primo piano gli interventi messi in cantiere, aprendo le porte di edifici chiusi al pubblico ormai da tempo. A guidare le visite il sindaco, Lorenzo Radice, con gli assessori Marco Bianchi e Lorena Fedeli e Rosalba Russo, dirigente del settore Opere pubbliche. Il progetto dell’ex Casa del Balilla è uno dei tre interventi inseriti nel Programma innovativo per la qualità dell’abitare (Pinqua), e ha un quadro economico di 2 milioni 624mila 850 euro finanziati per 2 milioni 250mila euro con fondi Pnrr, 149mila 850 euro con risorse proprie di bilancio e per 225mila euro con risorse dal Fondo opere indifferibili: a occuparsi del recupero un team di imprese che ha la capogruppo mandataria nell’Aterlier(s) Alfonso Femia, "archistar" cui si devono significativi interventi di rigenerazione urbana in Italia e all’estero, non ultimo i dock di Marsiglia. Al piano terra dell’edificio, subito dopo l’ingresso, domina lo spazio la palestra da circa 290 metri quadrati destinata ad essere recuperata, come succederà per il resto dell’edificio, riportando l’immobile alla configurazione originaria: le coperture a falde dell’edificio, oggi in cattive condizioni e aggiunte negli anni Cinquanta, verranno infatti rimosse permettendo di liberare le finestre e la copertura piana, dove saranno installati i pannelli fotovoltaici, e i lucernari. Il restauro della scala che porta al piano superiore, il cui disegno riprende quello della scala che è stata progettata dall’architetto Piero Portaluppi in villa Necchi Campiglio a Milano, costituirà un elemento di particolare interesse nel recupero. L’efficientamento energetico richiesto, infine, escluderà totalmente l’utilizzo delle caldaie a gas e comporterà l’allaccio alla rete del teleriscaldamento oltre all’installazione di pannelli fotovoltaici.