Inveruno, si inventa un lavoro: fare maglioni col pelo del cane

Cristina Motta realizza anche sciarpe, cappelli e scaldacollo: "Ho iniziato con la lana e poi con il pelo del cane"

Cristina Motta di Inveruno

Cristina Motta di Inveruno

Inveruno (Milano), 11 febbraio 2020 - "Quando non c’è il lavoro bisogna inventarselo". Cristina Motta, giovane di Inveruno, con un diploma di liceo artistico nel cassetto, un lavoro se l’è inventato: produce  abbigliamento e accessori con i peli dei cani. "Cappellini, sciarpe, scaldacollo e maglioni, che tengono anche più caldo rispetto a quelli realizzati con la lana" dice.

Com’è nata questa passione che, pian piano, sta anche diventando una professione?

"Volevo imparare a filare la lana. Avevo visto su Facebook che c’era la possibilità di imparare a filarla col fuso e l’ho frequentato. Col fuso però la quantità di lana che si produce è poca. Ho così pensato di imparare a filare con la ruota. Stavo per lasciare quando ho trovato una ruota piccola, vecchia, su Internet e l’ho acquistata. Al computer ho imparato come usarla, con la lana. Quindi, poco più di un anno fa, ho deciso di prendere una ruota più grande, che arriva dalla Nuova Zelanda, dove molti producono maglioni con il pelo del proprio cane".

Quindi ha deciso di provare. Ma dove prende il pelo di cane?

"Ne ho parlato con una mia amica, che oggi abita in Toscana, ma che sino a pochi anni fa aveva un allevamento di Collie a Castelletto di Cuggiono e che sapeva di una donna francese che produce vestiario con il pelo del cane. Mi ha invogliata a farlo anch’io mandandomi i sottopeli dei sui cani".

Che cosa si usa?

"Il sottopelo, perché il pelo punge. Lo si ottiene quando il cane va in muta, si stacca da solo, basta pettinare il cane. È diverso dal lavorare la lana, ma basta farci l’abitudine".

Lavora su commissione?

"Nella stragrande maggioranza sì. I clienti sono soprattutto i proprietari dei cani. Il pelo viene raccolto pulendo il cane e custodendolo in un sacchetto di carta, per evitare che si creino delle muffe. Quando ne ha a sufficienza me lo manda ed io eseguo".

Quanto pelo serve?

"Per un cappellino o uno scaldacollo 120-130 grammi. Dipende anche dalla razza. Il pelo va lavato, pettinato, cardato, filato a ruota e poi lavorato ai ferri: il tutto in 30-38 ore".