CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Paura al Pronto Soccorso Due infermieri aggrediti nell’arco di pochi giorni

Gli operatori sanitari hanno sporto denuncia. E il sindacato si è mobilitato per chiedere un monitoraggio della situazione del presidio di Legnano.

Paura al Pronto Soccorso  Due infermieri aggrediti  nell’arco di pochi giorni

Paura al Pronto Soccorso Due infermieri aggrediti nell’arco di pochi giorni

di Christian Sormani

Una situazione sempre più al collasso quella dei Pronto soccorso lombardi che annaspano di fronte alle aggressioni agli operatori. E il presidio dell’ospedale di Legnano non fa eccezione, anzi. Sono due le aggressioni a danno di altrettanti infermieri del Pronto soccorso legnanese accadute in pochi giorni. La scorsa settimana verso le 15 di mercoledì un paziente ha preso per il collo e schiaffeggiato un infermiere che era arrivato da circa un’ora al Pronto soccorso dell’ospedale. Nella cosiddetta zona medica l’infermiere avrebbe dovuto eseguire degli esami del sangue all’utente in questione che si era però rifiutato. L’infermiere ha accettato la decisione è stava quindi lavorando su altro. Dopo qualche decina di minuti il paziente, per ragioni poco chiare si è arrabbiato aggredendo il sanitario. Sul posto sono poi arrivati anche i carabinieri che hanno raccolto le generalità dell’aggressore. L’infermiere è stato curato con una prognosi di tre giorni. Sabato scorso sempre di pomeriggio, al pronto soccorso di Legnano è arrivata un’ambulanza proveniente dall’Albania, per il ricovero di un anziano accompagnato dai famigliari dell’Est. L’uomo è stato messo in attesa con un "codice bianco". Decisione questa che non è piaciuta ai famigliari dell’anziano che hanno cominciato a insultare una infermiera presente nel reparto. L’azienda ospedaliera, su richiesta del sindacato Uil, ha fatto una segnalazione d’ufficio.

Gli infermieri hanno sporto denuncia. Il sindacato chiederà un monitoraggio della situazione del pronto soccorso di Legnano. "Il Pronto Soccorso – sottolinea l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso – è la porta di accesso dell’ospedale e per questo deve esserne il fiore all’occhiello. Le cure migliori, che devono essere sempre garantite a chi si rivolge al Pronto Soccorso, comportano un periodo di attesa. Periodo anche se ridotto al minimo, non può essere del tutto eliminato". "Sin dal mio insediamento – prosegue – ho esortato tutto il sistema regionale del Welfare a intraprendere la strada di un’assistenza sanitaria a misura della persona e, a Niguarda, l’attività del “Caring nurse” ha dimostrato di essere molto efficace. La presenza di una figura di accoglienza evidenzia anche un beneficio per gli operatori sanitari che mi sta molto a cuore: consente di diminuire la conflittualità e le conseguenti aggressioni".