GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Passo verso l’inclusione. Una scuola d’italiano pensata per gli stranieri

Magenta, voluta dall’associazione “Non di solo pane”, partirà a settembre. Lezioni nelle aule dell’oratorio San Martino. Prima fase una serie di test.

Passo verso l’inclusione. Una scuola d’italiano pensata per gli stranieri

Passo verso l’inclusione. Una scuola d’italiano pensata per gli stranieri

Partirà nel mese di settembre la scuola di italiano per stranieri voluta dall’associazione di promozione sociale “Non di solo pane”. Il progetto è stato presentato ieri mattina nella casa Parrocchiale di Magenta insieme al parroco don Giuseppe Marinoni e ai volontari. Otto anni e mezzo fa, proprio attorno al tavolo della casa Parrocchiale venne creata l’espressione “Non di solo pane”, il nome del refettorio di via Moncenisio per chi necessita di un pasto.

"Una semplice frase che conteneva tutto – ha spiegato don Giuseppe –. Con il tempo si sono aggiunti progetti riguardanti la salute, il lavoro, la scuola che presentiamo e si continua perché le emergenze di oggi, quanto mai importanti, sono la casa e i letti". Ci sono tre nomi che non potranno mai essere dimenticati. Don Giuseppe Locatelli e infatti il refettorio è a lui dedicato, la dottoressa Elena Sachsel e il terzo è Aurelio Livraghi, l’anima di Non di solo pane. La scuola, in segno di riconoscenza per tutto quel che ha fatto, porterà il suo nome.

"Vogliamo che questi nomi rimangano nella memoria – continua don Giuseppe - La città e la comunità pastorale devono dire grazie a Non di solo pane perché è in questo modo che si lavora per l’inclusività".

Il progetto è stato vagliato da un team di persone che hanno avviato un lungo iter di riflessione sulla situazione di Magenta. "L’obiettivo – spiegano i volontari – è di insegnare l’italiano in modo da permettere a molte persone che fanno parte della comunità magentina di non sentirsi escluse. Il nostro compito non è quello di sostituirci, ma accompagnare le persone ad acquisire competenze e diplomi che riterranno di voler conseguire".

I corsi si svolgeranno in alcune aule dell’oratorio San Martino messe a disposizione della Parrocchia. Ci sarà una fase di test iniziali che permetterà di capire il livello di conoscenza della lingua. Sulla base dei test si formeranno dei gruppi omogenei. "Ci complimentiamo con chi ha avuto l’idea e ha realizzato questo progetto nobile e utile – ha detto l’assessore alle Politiche Sociali Giampiero Chiodini –. Ben venga che ci siano altre realtà che, nell’ottica della sussidiarietà si fanno avanti, quando gli enti preposti non ci arrivano".