CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Parabiago, il sogno del quarto binario: chiude il bando per i lavori

Lunedì scadono i te rmini per la partecipazione alla gara d’appalto Il potenziamento della linea tra Parabiago e Milano atteso da quindici anni

Scade lunedì il termine per partecipare al bando per l’assegnazione dei lavori del quarto binario tra Parabiago e Rho. Un’opera ben vista dal Comitato Pendolari Gallarate Milano, che accoglie positivamente la scelta del raddoppio ferroviario. "È da oltre 15 anni che aspettiamo questo potenziamento per poter risolvere uno dei colli di bottiglia più importanti che attanagliano il servizio ferroviario sull’asse del Sempione, un’opera appoggiata anche da Legambiente, oltre che dai partiti di minoranza e di opposizione presenti in consiglio regionale. Con l’apertura della tratta, si potrà finalmente attivare la linea S15 tra Milano Rogoredo e Parabiago, con un incremento massimo di 2.000 posti/ora tra Parabiago e Milano. Inoltre l’intervento, con la separazione dei flussi delle linee S dal traffico dei treni Diretti ed EC, permetterà di regolarizzare il traffico sulla linea, senza contare la realizzazione di una nuova stazione nei pressi di Nerviano per avvicinare ulteriormente l’utenza alla ferrovia".

A Saronno e a Treviglio, la presenza di 4 binari verso Milano hanno ridotto notevolmente i disservizi legati all’intasamento dei treni sulla linea.

«In riferimento a tutti coloro che si lamentano per l’attuazione di questo progetto, citando documenti del 2013, ricordiamo che tali documenti sono stati superati dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, che nel 2019 ha espresso un parere positivo per la realizzazione dell’opera, chiedendo revisione e integrazioni, demandando all’organo di verifica il controllo dell’ottemperanza alle prescrizioni impartite, ma queste integrazioni vengono recepite nell’ordinanza 11 del 2023 di Rfi. A tutto ciò si aggiunge il parere numero 310 del 12 settembre 2022 del ministero della Transizione Ecologica che esprime parere positivo all’opera".

Tutte le proposte alternative per quest’opera (dall’interramento allo spostamento in altra sede) sono state ritenute poco sostenibili dal punto di vista ambientale, economico ed anche tecnico.