CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Omicidio Ravasio: indagato vigile urbano. Le dritte ad Adilma e la casa a Mentone data in prestito

L’agente avrebbe dato indicazioni su una telecamera non funzionante nella zona dell’incidente rivelatosi mortale e avrebbe consigliato alla mantide di registrare i gemelli con il cognome del compagno il giorno prima del suo decesso

Fabio Ravasio e Adilma Pereira: la donna è accusata di aver ucciso il compagno per l’eredità

Fabio Ravasio e Adilma Pereira: la donna è accusata di aver ucciso il compagno per l’eredità

Parabiago, 8 febbraio 2025 – Si allunga in questi giorni la lista delle testimonianze per il delitto Ravasio. Nel registro degli indagati risulta ancora iscritto il nome di un agente della polizia locale di Parabiago, sospettato di aver fornito un aiuto, in qualche modo, ad Adilma Pereira Carneiro nel suo piano per uccidere il compagno e ottenere l’eredità attraverso i due figli da lui riconosciuti.

I motivi dell’accusa

Il vigile non solo avrebbe passato ad Adilma informazioni riservate sul funzionamento delle telecamere pubbliche nella zona in cui è avvenuto l’omicidio, ma avrebbe anche aiutato la donna in alcune pratiche burocratiche.

Ad ogni modo, dagli interrogatori è emerso che non avrebbe dato indicazioni precise sul percorso da fare con l’auto il giorno dell’omicidio per evitare le telecamere di videosorveglianza, ma si sarebbe limitato ad affermare genericamente che la maggior parte di quelle presenti sul territorio non risultavano funzionanti.

Successivamente sarebbe invece emerso che l’agente in questione sarebbe stato messo al corrente del progetto criminoso, con tanto di segnalazione sulla telecamera vicino al ponte dove è avvenuto l’incidente mortale che è costato la vita a Fabio Ravasio.

Il nodo dell’anagrafe

Pare però che l’agente di polizia locale abbia in qualche modo aiutato, consigliando la registrazione dei due gemelli di Adilma all’anagrafe con il cognome di Fabio Ravasio il giorno prima di farlo uccidere, per renderli di fatto unici eredi del patrimonio personale dell’uomo (figlio unico con un patrimonio stimato in circa 3 milioni di euro tra beni mobili e immobili).

Per questo e per altri “favori“, Adilma gli aveva prestato per una vacanza la casa di Mentone in Costa Azzurra, che la donna aveva ereditato dal precedente marito.

I colleghi testimoni

Come testimoni sono stati citati anche diversi agenti del comando. Sull’atto di riconoscimento formale dello stesso Ravasio nei confronti dei due gemelli di 8 anni, ci sono ancora dubbi formali. I due bambini risultano nati durante il matrimonio della donna con Marcello Trifone, che Adilma aveva sposato nel 2015 e dal quale non ha mai divorziato. Nel 2016 la brasiliana 49enne si sottopose a inseminazione artificiale. Si sta procedendo per accertare chi sia il padre biologico.