
Fabio Ravasio e Adilma Pereira Carneiro
Parabiago (Milano), 27 gennaio 2025 – Si è aperto questa mattina a Busto Arsizio il processo per l’omicidio di Fabio Ravasio, il 52enne parabiaghese travolto e ucciso da un'auto mentre era in bicicletta il 9 agosto dello scorso anno. In questi minuti la Corte ha ammesso come parte civile anche Giuseppe Ravasio, cugino di Fabio, che ha chiesto di essere ammesso nei confronti di tutti gli imputati.

Oltre ad Adilma Pereira Carneiro, la mantide considerata il cervello della banda, sono a processo davanti alla corte d'assise presieduta da Giuseppe Fazio, il figlio della donna Igor Benedito, che nella ricostruzione degli inquirenti era alla guida dell'auto con tanto di parrucca per non essere riconosciuto, e Marcello Trifone, marito della 49enne che era sull'auto che investì Ravasio. Per entrambi è stata richiesta la perizia psichiatrica, per Trifone le richiesta è stata avanzata anche dal pm.
Alla sbarra anche Fabio Oliva, meccanico, il barista e amante di Adilma Massimo Ferretti, Fabio Lavezzo, fidanzato della figlia della brasiliana, Mirko Piazza e Mohamed Daibi. La corte ha accolto la costituzione di parte civile di Annamaria Trentarossi e Mario Ravasio, i genitori della vittima, assistiti dagli avvocati Barbara D'Ottavio e Francesco Arnone e dal professor Francesco Camilletti.
Dopo una mattinata intensa, l'udienza è stata rinviata al 24 febbraio prossimo per decidere su prove e perizie. Si occuperà della vicenda anche la trasmissione televisiva "Un giorno in pretura" che filmerà il processo per poi trasmettere una sintesi dello stesso dopo la sentenza.