Nerviano una ricercatrice di Nms
Nerviano (Milano), 25 settembre 2017 - Una sola busta. Anonima. E sarà aperta oggi: dentro è scritto il destino di Nerviano Medical Sciences (Nms). Sale l’attesa per il futuro dell’importante centro nervianese di ricerca oncologica farmaceutica al quale si deve la scoperta e lo sviluppo di “Entrectinib”, un farmaco antitumorale dimostratosi efficace per contrastare alcune forme di cancro.
Alle 18, infatti, sarà aperta ufficialmente l’offerta avanzata alla “Fondazione regionale per la ricerca biomedica” (che dipende da Regione Lombardia), azionista di maggioranza dello stesso polo di eccellenza sullo studio delle molecole antitumorali. La procedura di apertura dell’unica busta fatta pervenire, si svolgerà nella sede della Fondazione regionale a Milano, in via Taramelli, che mesi fa aveva lanciato il bando per cedere la propria quota. Una prima gara si era chiusa a fine giugno con esito negativo. Le due offerte proposte dai due soggetti interessati (una faceva capo all’italiana Exom Group e l’altra al gruppo franco-belga Minafin) non erano infatti risultate conformi alle richieste della Fondazione. Non potendo essere accettate, è stato necessario un secondo bando. Repetita iuvant, o almeno si spera possa essere così.
Se questa volta l’offerta segnata sulla busta anonima verrà considerata conforme, allora si darà di fatto il via all’iter procedurale per la cessione della quota regionale. Lavoratori e sindacati sperano in una probabile svolta positiva che possa dare nuova linfa al Nerviano Medical Sciences, arenato da tempo nelle secche dell’incertezza. Da ricordare infatti che il polo di ricerca era stato salvato dalla Fondazione controllata dalla Regione, che poi, per bocca del presidente Roberto Maroni, aveva annunciato la volontà di vendere il pacchetto di controllo. Ed ora si dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere giunti all’epilogo per la sua cessione. Tutto dipende dalla proposta di acquisto contenuta in quella busta.