CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Nerviano, dopo sette mesi in Olanda le campane tornano a casa tra orgoglio ed emozione

Sono di nuovo al loro posto in cima al campanile della chiesa di Santo Stefano. Il sindaco Daniela Colombo: “Preziosi strumenti dalla lunga storia straordinaria”

Enrico Patani, Campanari Ambrosiani

Enrico Patani, Campanari Ambrosiani

Nerviano (Milano) – Dopo un restauro durato sette mesi in Olanda, le campane della chiesa di Santo Stefano sono tornate al loro posto, pronte a riprendere il ruolo di sentinelle del tempo e della fede. La cerimonia di benedizione si è tenuta domenica, un momento solenne impreziosito dalla presenza del cardinale Francesco Coccopalmerio, a Nerviano per l’occasione.

Il sindaco Daniela Colombo, con parole cariche di orgoglio e commozione, ha ricordato il valore storico e simbolico delle sei campane: “Questi preziosi strumenti, che hanno accompagnato generazioni di nervianesi, portano con sé una storia straordinaria. Risparmiate dalla requisizione forzata del regime fascista nel 1942, le nostre campane sono tra le più antiche dell’intera diocesi, simbolo del nostro patrimonio culturale e spirituale. Ora tornano a scandire il tempo della nostra comunità, richiamandoci a momenti di festa e raccoglimento. Saranno ancora una volta la voce che unisce e invita, un segno distintivo delle nostre tradizioni e dei legami che ci rendono una comunità viva e coesa”.

Le campane, che adornano un campanile costruito nel 1598 e alto 45 metri, rappresentano un pezzo della storia di Nerviano. Ora il loro suono rinnovato tornerà a celebrare i momenti più significativi della vita religiosa e sociale della città, tra memoria e tradizione.

“Il restauro è nato dalla consapevolezza di custodire un patrimonio che viene da lontano – racconta Enrico Patani, vicepresidente della Federazione Campanari Ambrosiani – Le campane erano già state rovesciate e mostravano segni di consumo. Continuare a usarle ogni giorno avrebbe rischiato di portarle al punto di rottura, rendendole inservibili”.