“È sotto gli occhi di tutti che la stagione estiva, per quanto riguarda le vendite di abbigliamento e calzature, quest’anno non è mai decollata: naturale, dunque, che si ripongano speranze proprio nei saldi da poco iniziati e i primi segnali degli associati sono positivi, vanno proprio in questa direzione”.
È così che Paolo Ferrè, presidente di Confcommercio locale, valuta la stagione dei saldi da poco iniziata e che, mai come quest’anno, è diventata vitale per “salvare” mesi piuttosto difficoltosi.
"Non c’è bisogno di sottolineare che le pessime condizioni meteorologiche delle settimane che hanno preceduto i saldi hanno letteralmente bloccato le vendite per alcune categorie commerciali in modo sostanziale - spiega Ferrè -: questo ritardo dell’estate meteorologica ci ha condotto sino alla prima settimana di luglio ed è normale che sarà il risultato di queste settimane a decidere la stagione per quanto concerne le vendite. I mercoledì di apertura serale dei negozi in città, dunque, sono ancora più importanti e i primi segnali che ho avuto sono positivi: il centro città si è riempito con il cambio di temperatura e chi passeggia non si limita a guardare le vetrine, ma sta anche acquistando”.
Secondo Ferrè, poi, l’analisi del periodo che ha fatto seguito alle chiusure determinate dalla pandemia presenta comportamenti incoraggianti per il commercio locale: “La nostra impressione è che smart working e altre condizioni che si sono create all’indomani del periodo di pandemia, oltre a creare condizioni diverse per organizzare la propria vita – spiega Ferrè –, dopo un’indigestione di acquisti online abbiano riavvicinato i consumatori ai negozi fisici. Questo non può che essere un segnale da valutare in termini positivi anche in prospettiva futura”.