REDAZIONE LEGNANO

Danila, il piccolo miracolo di Legnano: è guarito dalla cifosi congenita

Un’anormale curvatura della spina dorsale che lo avrebbe condotto a paralisi: ora invece potrà giocare a pallone con gli amici

Danila all'ospedale di Legnano (StudioSally)

Legnano (Milano), 3 ottobre 2015 - Il piccolo Danila, originario di una sperduta cittadina bielorussa e quarto di sei figli all’interno di una famiglia di certo non abbiente, colpito dalla nascita da cifosi congenita, un’anormale curvatura della spina dorsale che oltre a determinare una progressiva e grave scoliosi lo avrebbe con l’adolescenza condotto a quasi certa paralisi, deve il suo ritorno a una vita normale fatta di giochi e di sport all’équipe medica dell’ospedale di Legnano, che attraverso un delicato e complesso intervento durato quattro ore, lo scorso 15 settembre, lo ha riportato sulla strada della guarigione. Un piccolo miracolo insomma. L'INTERVENTO - Ortopedia e traumatologia, da una parte, e Pediatria: queste le due specialità interessate che hanno preso in consegna il bambino nelle fasi pre e post operatoria. Domenico Prestamburgo il primario di Ortopedia (nella foto piccola in alto a sinistra), Giuseppe Grava e Marco Teli i medici che hanno definito insieme l’approccio chirurgico che ha permesso – attraverso un’incisione di dieci centimetri a livello del costato – di asportare le vertebre malformate e di sostituirle con una protesi in titanio, riempita di osso prelevato dalla costa e della vertebra stessa, che progressivamente raddrizzerà la colonna vertebrale del bambino. E sarà sostenuta nel suo compito da una gabbia in titanio del tutto simile a quelle utilizzate per guarire le fratture. Con la crescita sarebbe andato incontro a dei seri problemi respiratori, perché una colonna vertebrale storta impedisce al polmone di svilupparsi. Oggi, invece, il piccolo ha riacquistato una quasi fisiologica curvatura.  GARA DI SOLIDARIETA' - A novembre 2014 parte una raccolta fondi grazie alla quale si trovano i 30mila euro necessari (la sola protesi costa 10mila euro...). Oltre che per sostenere i costi dell’intervento e del ricovero, anche per ospitare la madre e ottenere i visti diplomatici. È il dottor Giuseppe Grava a fare da ponte fra il policlinico San Marco di Zingonia – al quale Ghezzi, presidente dell’associazione bergamasca "Aiutiamoli a vivere" che incontra Dànila nella sua città natale all’inizio si rivolge – e il Civile. Un anno dopo, aprile 2015, il bielorusso è già a Legnano.