Medici di base in pensione: è allarme in tutta la Lombardia. Cosa fare se si resta senza

Aumentano i casi di cittadini rimasti "a piedi" senza alcuna comunicazione

Una comunicazione dovrebbe essere d'obbligo. Anzi, è d'obbligo. Eppure sono tanti i cittadini ad avere iniziato il 2023 con una sorpresa piuttosto amara: il medico di base è andato in pensione. E quindi cosa succede? Succede che, se si ha necessità di una visita o di una ricetta urgente per un farmaco, ci si deve rivolgere alla guardia medica. Con tutte le limitazioni di orario e le attese del caso. E che non si provi ad andare in Pronto soccorso: lì le attese, soprattutto se non si tratta di casi gravi, possono arrivare davvero a diverse ore. 

Il problema

C'è chi lo scopre al mercato, incontrando un conoscente che ha saputo da un altro conoscente che il medico di famiglia è andato in pensione a fine 2022. E c'è invece chi lo scopre nel momento del bisogno, cioè cercando di contattare il medico in questione per avere una ricetta di un farmaco. Il dato di fatto è che in molti - casi lampanti si sono registrati negli ultimi giorni a Rescaldina e Cerro Maggiore in provincia di Milano - hanno scoperto di non avere più un dottore assegnato per caso, senza alcun tipo di comunicazione da parte di nessun ente. Quello di Rescaldina, poi, è un caso quasi più unico che raro: tre dottori in pensione nel giro di pochi giorni.

Cosa fare?

Alla mancanza di tempestività in diversi casi si unisce anche il disagio di non avere personale disponibile nel paese di residenza del paziente. Il caso di Rescaldina è emblematico: circa 15mila residenti, tre medici in pensione da fine 2022 e nessun altro disponibile. E quindi? Quindi ci si deve rivolgere all'Asst di competenza. Come? Prendendo un appuntamento e andando fisicamente allo sportello oppure facendo la procedura online. Più comoda e veloce quest'ultima, ma è necessario conoscere i medici. In ogni caso, il sistema predispone già i Comuni - di solito due - nei quali poter scegliere. Se si procede tramite fasciolo sanitario elettronico, la scelta dei medici è molto ridotta, se invece ci si rivolge al portale dell'Asst è necessario compilare manualmente un questionario dove vanno inseriti tre nomi dei medici scelti. Dopodiché si inviano i documenti online e si attende la conferma dell'assegnazione.  Che solitamente non tarda molto ad arrivare

La denuncia del Codacons

Quelli di Rescaldina e Cerro Maggiore non sono gli unici casi di cittadini rimasti senza medico di famiglia. Se in alcuni Comuni della Bergamasca è stata presentata una app realizzata da Regione Lombardia per avere appuntamenti e prescrizioni mediche anche se si è fuori dal proprio Comune di residenza, per il Comasco e il Lecchese è intervenuto il Codacons. "Per oltre mille cittadini di Olgiate Molgora e Mandello che rimangono senza medico di base. A Mandello, sebbene le persone non abbiano ricevuto preventiva comunicazione, l’azienda sanitaria informa i cittadini che vi sarebbero due medici con disponibilità a prendersi in carico nuovi pazienti - affermano da Codacons Lombardia -. Più grave sembra essere la situazione ad Olgiate Molgora, dove mancano specialisti che possano sostituire il medico di riferimento, andato in pensione a fine anno. Nei Comuni di Bellano, Casargo, Nibionno e Bulciago, Costa Masnaga e Merate si intervenuti con ambulatori temporanei. Tuttavia, in primavera è previsto il pensionamento di altri medici di famiglia: se la situazione non venisse risolta dall'ats con urgenza si arriverebbe al collasso". "La situazione che si è venuta a creare è veramente grave - afferma il presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli - anche alla luce del periodo che stiamo attraversando: prima la pandemia e adesso l’intensa ondata influenzale che sta colpendo migliaia di italiani. Che fine ha fatto la tanto acclamata attenzione ai fragili e agli anziani? Non è questo il modo di trattare i cittadini. Pertanto, il Codacons, nell’ottica di porre rimedio ai disagi sofferti dalla popolazione di Olgiate Molgora e Mandello, diffida l’Ats ad intervenire celermente per porre rimedio alle continue inefficienze che interessano la sanità".