Lombardia alla conquista di Marte: da Nerviano la trivella che indagherà il suolo

Sul rover del 2020 la piccola talpa che cercherà la vita

Francesco Rizzi accanto alla trivella spaziale destinata a Marte

Francesco Rizzi accanto alla trivella spaziale destinata a Marte

Nerviano (Milano), 5 dicembre 2018 - Adesso si parte davvero. È arrivata a Torino, negli stabilimenti di Thales Alenia Spaces, la trivella partita da Leonardo a Nerviano, in provincia di Milano, e che condurrà di fatto l’Italia su Marte. Leonardo, un nome certamente evocativo. Un nome che negli ultimi anni si sta legando sempre di più alla voglia di esplorazione che fa di quello umano un essere inquieto, sempre alla ricerca di qualcosa.

E così, se negli stabilimenti toscani di Leonardo è stato messo a punto un fondamentale sensore sulla sonda InSight, a Nerviano in provincia di Milano non solo nascono i pannelli fotovoltaici che alimentano i principali impianti di diverse missioni spaziali ma è stato realizzato anche lo strumento che si occuperà di trivellare il suolo di Marte per analizzarne i componenti. È partito nel 2016 ed entrerà nel vivo nel 2020, infatti, ExoMars, programma spaziale frutto della cooperazione tra Agenzia spaziale europea, Agenzia spaziale russa e Agenzia spaziale italiana con il contributo della Nasa, che ha lo specifico compito di cercare tracce di vita sul Pianeta Rosso. Proprio nel 2020 si svolgerà la parte della missione di cui sarà protagonista assoluta la nervianese Leonardo: l’azienda, che si occupa di diversi settori fra i quali quello spaziale e della Difesa, ha realizzato la trivella che verrà montata in un ambiente super-sterile per essere integrata a bordo del rover che sarà protagonista di ExoMars 2020.

Il compito della trivella, sviluppata fra gli altri anche dall’ingegner Francesco Rizzi, sarà quello di bucare il suolo di Marte prelevando un campione per ogni strato. Questo campione verrà analizzato all’interno del “robottino” che porta la trivella e che sarà in grado anche di fornire immagini di ognuna delle operazioni e di ogni strato di terreno che viene forato. In questo modo si avrà la possibilità di capire in maniera decisamente precisa di che cosa è fatto il suolo del Pianeta Rosso e se vi possano essere tracce di vita. Lo strumento nato a Nerviano ha superato diversi test e quindi è pronto ora per spiccare il volo e avviarsi verso Marte.