PAOLO GIROTTI
Cronaca

Marnate è la nuova casa per la storica Fonderie Lamperti

Nata nel 1908 nel rione Legnarello a Legnano, prosegue nella vicina Castellanza per oltre settant’anni e ora il nuovo trasloco

La "vedovella" o il "drago verde" è stata inventata e prodotta dalle Fonderie Lamperti

La "vedovella" o il "drago verde" è stata inventata e prodotta dalle Fonderie Lamperti

Marnate, 21 settembre 2024  Una storia che inizia nel 1908 nel rione Legnarello a Legnano, prosegue nella vicina Castellanza per oltre settant’anni e ora troverà una nuova ambientazione a Marnate: è qui, infatti, che ha deciso di traslocare Fonderie Lamperti, l’azienda che lega il suo nome non solo ai chiusini in ghisa che a molti sarà capitato di vedere in diverse città, ma soprattutto al Drago Verde, la fontana pubblica che punteggia vari luoghi del Comune di Milano e che, disegnata nel 1932, porta il marchio di fabbrica di quest’azienda del territorio a cavallo tra le Province di Milano e Varese. Il disegno di queste fontanelle risale, dunque, a circa cento anni fa: fu l’architetto Luca Beltrami, l’architetto che salvò e si occupò della ristrutturazione del Castello Sforzesco ma al quale va accreditate anche piazza della Scala e la sede del Corriere della Sera in via Solferino, a dare forma alle famose fontane verdi alte un metro e mezzo e dal peso di circa 280 chilogrammi, caratterizzate da un rubinetto a cascata in ottone a forma di drago.

La prima delle oltre 600 fontanelle milanesi venne collocata proprio nell’altra creazione di Beltrami, in piazza della Scala, e venne realizzata in bronzo: il passaggio dal bronzo alla ghisa coincise anche con l’affidamento a Fonderie Lamperti del lavoro di realizzazione degli altri «draghi verdi» o «vedovelle» (il nome ha preso spunto dal filo d’acqua senza soluzione di continuità che, sgorgando dal rubinetto, ricorda il pianto perenne di una vedova che non trova consolazione). Dal 1994 la fontana viene prodotta fuori dall’Italia, ma «Fonderie Lamperti» si occupa ancora di assemblare il materiale e della «rigenerazione» degli impianti esistenti.