GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Da Magenta a Bahia per aiutare i più poveri, Maria Baldo la missionaria: “Ho ripreso i miei sogni”

Ex logopedista e psicologa, dopo i 50 anni ha deciso che doveva tornare a seguire la sua vocazione: prestare soccorso ai più bisognosi

Maria Baldo la missionaria di Magenta

MAGENTA - Ha capito che era arrivato il momento di andare ad aiutare i più poveri. La scelta di Maria Baldo di Magenta è stata suggellata, nella chiesa di San Pietro a Reggio Emilia, dall’arcivescovo Gianfranco Morandi che le ha conferito il mandato missionario. Così quest’anno Maria ripartirà alla volta di Luis Barbosa, entroterra di Bahia. Luogo dove il livello di scolarizzazione è molto basso e si vive in uno stato di estrema povertà. Luogo che Maria ha già conosciuto per tre mesi dal marzo di quest’anno.

Persona schiva che non ama stare sotto i riflettori, Maria ha sempre avuto dentro di sé la vocazione ad aiutare chi era in difficoltà. Tanto da ricevere il primo mandato nel 1994 insieme al marito Federico Confalonieri, morto 32 anni fa. Sarebbero andati insieme in Algeria, ma la guerra civile bloccò i loro piani. Ma, soprattutto, Federico si ammalò e per Maria iniziò un’altra vita.

Logopedista e psicologa, per anni ha lavorato all’istituto Auxologico di Milano, poi al Golgi di Abbiategrasso. "Ho aperto un’associazione di volontariato che si dedicava alla logopedia – racconta – mi mettevo a disposizione gratuitamente nel pomeriggio essenzialmente per abbattere le lunghe liste di attesa per coloro che non potevano permettersi le visite private".

Superati poi i 50 anni, con i figli grandi, ha fatto una scelta importante per la vita. "Ho ripreso i miei sogni, decidendo di partire per Gerusalemme per fare formazione e lavorare in un ospedale per bambini profughi arabi sordomuti a Betlemme. Ma poi è scoppiato il covid".

Don Davide le ha indicato le case della carità con cui ha avviato un percorso che l’ha portata in Brasile. "Un paese dove non esiste la classe media – afferma – sei povero o ricco. Il progetto si chiama centro Jeove, dedicato ai giovani per dare loro una dignità. Loro stanno molto peggio di noi, sentivo che a questo punto della mia vita avrei dovuto realizzare i sogni che avevo con Federico 30 anni fa".