Bagno fatale alla Canarie per Marco Finocchiaro: trascinato dalla risacca

Il 25enne di Magnago è stato trascinato al largo dalla corrente dell’oceano. Ma indagano le autorità di Fuerteventura che hanno disposto l’autopsia

La vittima: Marco Finocchiaro, 25 anni, è morto annegato a Fuerteventura

La vittima: Marco Finocchiaro, 25 anni, è morto annegato a Fuerteventura

Magnago (Milano) - Sul caso di Marco Finocchiaro, il 25enne studente di Magnago, indagano adesso le autorità spagnole che hanno disposto l’autopsia per stabilirne le cause del decesso. Il giovane è morto affogato mentre era in spiaggia con amici per colpa di una risacca. La corrente lo ha spinto fuori al largo impedendogli di ritornare a riva. In un primo momento le notizie frammentarie arrivate dall’isola delle Canarie avevano parlato di una gita in barca, ma una parente del ragazzo ha smentito: "Era in spiaggia con amici. Non c’era alcuna barca e non ha fatto alcuna gita". L’uomo era insieme ad alcune persone che aveva conosciuto sul posto durante il soggiorno sull’isola. Poi la decisione di fare un bagno nell’oceano insieme ai suoi nuovi compagni di viaggio. All’improvviso un’onda ha travolto le persone che si erano tuffate in mare, ma gli altri sono riusciti a risalire in superficie e a riguadagnare la riva, mentre Marco è scomparso nell’oceano. Poi il suo cadavere sarebbe stato ripescato tempo dopo dalle autorità dopo la segnalazione degli amici.

Adesso si cerca di capire quale sia stata la dinamica e come effettivamente sarebbe morto il giovane, ovvero se il suo decesso sia da attribuire ad un malore improvviso avuto in acqua. Intanto aumenta di ora in ora il cordoglio dei cittadini di Magnago dopo la notizia della morte del ragazzo. Alcuni parenti hanno avviato una raccolta fondi online per riportare a casa la salma del giovane lanciando un messaggio sul web: "Il sorriso di Marco si è spento improvvisamente, in una sera di fine estate a Fuerteventura, lasciandoci annientati dal dolore. E adesso , nello sconforto più totale, l’unica cosa che possiamo fare è solo quella di unirci alla sua famiglia e riportare Marco a casa, nel suo paese, fra tutti coloro che gli volevano bene. Come cugina di Marco, ho avviato la campagna per permettere a tutti i parenti e gli amici di supportare economicamente i genitori e la sorella di Marco in questo momento difficile. Il ricavato della campagna verrà direttamente inviato a Enrico e Valeria, genitori di Marco". Una morte assurda come quella avvenuta a fine agosto, sempre alla Canarie, di Omar Nava, 35enne di Seregno.

L’uomo era in spiaggia con un’amica quando un’onda anomala l’ha trascinato al largo facendolo annegare. La donna che era con lui era stata tratta in salvo da altri bagnanti che hanno assistito alla scena, ma per lui non c’è stato purtroppo nulla da fare e sono stati necessari tre giorni di ricerche perché l’oceano Atlantico restituisse il suo corpo. Anche in quel caso gli amici si erano attivati per una raccolta fondi per aiutare i parenti a riportare in Italia la salma superando in due giorni i 12mila euro.