SILVIA VIGNATI
Cronaca

"Mancanza di confronto". Sindacati in Prefettura

Oggi il tentativo di conciliazione sullo stato di agitazione proclamato per i lavoratori dell’Asst Ovest Milanese. Sul piatto il salario accessorio .

"Siamo stati convocati dalla Prefettura per il tentativo di conciliazione: ci auguriamo che tutto vada a buon fine". Vera Addamo, segretaria generale della Funzione pubblica Cgil Ticino Olona, segue lo stato di agitazione proclamato in Asst Ovest Milanese. Al centro delle rivendicazioni di Cgil Ticino Olona, Cisl Fp Milano Metropoli e Uil Fpl Milano ci sono le relazioni sindacali. Eufemisticamente difficili.

Prosegue Addamo: "Informazione tardiva, mancato confronto e contrattazione, assenza di risposte non sono più tollerabili. L’iniziativa vertenziale si è resa necessaria poiché, nonostante le numerose richieste avanzate dalle nostre organizzazioni sindacali di avviare la contrattazione sulla base del nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro 2019-2021, che ha introdotto nuovi istituti e nuove opportunità per le lavoratrici e i lavoratori, come per esempio le progressioni tra aree in deroga (ex passaggi verticali), l’Azienda persevera con costanti rinvii e prova a utilizzare le risorse a vantaggio di pochi. Il 6 settembre, a fronte di numerosi incarichi vacanti, abbiamo inviato formale richiesta di attivazione del confronto, riscontrata dall’Azienda solo il 15 settembre, con l’impegno a calendarizzareprogrammare gli argomenti da trattare".

Le organizzazioni sindacali lamentano il mancato coinvolgimento su tavoli importanti, ostacolando così la tutela dei diritti di lavoratrici e lavoratori. "La stessa Azienda, per mantenere l’erogazione della produttività, ha posto la condizione di un accordo ponte, ma allo stesso tempo sostiene la legittimità di bandire una selezione per la copertura di un incarico di funzione con le vecchie regole e con le risorse economiche definite da un accordo integrativo precedente al rinnovo contrattuale – conclude Addamo –. Un approccio ambiguo e non coerente, che abbiamo contestato nel metodo e nel merito, intanto perché è necessario avviare con urgenza il confronto sul nuovo sistema degli incarichi e di conseguenza contrattare il budget, tenuto conto che le posizioni scoperte sono in vari punti critici (per esempio nei reparti). Inoltre, come organizzazioni sindacali, non possiamo accettare che i fondi a disposizione della contrattazione per finanziare i diversi istituti vengano gestiti unilateralmente dall’Azienda. La ripartizione delle risorse per il salario accessorio deve essere definita in modo equilibrato nell’interesse di tutti i dipendenti".