Magenta, addio ai tralicci dopo decenni di battaglie

Via libera di Terna al progetto di interramento: il quartiere Nord esulta

 Alcuni dei tralici dell'alta tensione presenti nel quartiere Nord

Alcuni dei tralici dell'alta tensione presenti nel quartiere Nord

Magenta (Milano), 18 febbraio 2020 - Il quartiere Nord di Magenta è pronto a dire addio ai tralicci dell’alta tensione. I lavori per demolire le strutture e interrare oltre cinque chilometri delle cosiddette linee aeree che ancora oggi passano sopra alla testa dei residenti partiranno prima dell’estate. Lo ha confermato nella giornata di ieri Terna, l’azienda che gestisce la rete dell’alta tensione.

Finalmente i cittadini che abitano in quella zona – e con loro tutta la città – potranno salutare gli ultradecennali tralicci disseminati tra le abitazioni; in alcuni casi limite parliamo di strutture che spuntano dai cortili delle case e che sono stati realizzati ancora prima delle abitazioni stesse. Gli interventi avranno un impatto positivo sul paesaggio e sulla qualità dell’ambiente. I lavori sono collegati alla realizzazione della nuova stazione elettrica che sorgerà in via Espinasse, vicino a quella già esistente, e sono stati condivisi da Regione Lombardia, Parco Ticino e dalla stessa Terna attraverso un accordo sottoscritto nel 2010. Da allora sono passati molti anni e l’iter si è trascinato avanti con fatica fino al via libera definitivo arrivato dal ministero per lo Sviluppo economico nel marzo del 2018.

Ora, invece, la progettazione esecutiva è quasi terminata e tra pochi mesi verranno aperti i cantieri. Terna ha preferito non sbilanciarsi sui tempi necessari a completare l’opera ma ha assicurato che l’avanzare dei lavori verrà comunicato in maniera puntuale all’Amministrazione comunale. La notizia ha fatto esultare la sezione locale del Partito Democratico, che amministrava Magenta nel 2015, quando insieme a Terna venne organizzato l’incontro pubblico per discutere con i cittadini i dettagli del progetto. Un incontro preceduto e seguito dal lungo lavoro necessario per riportare la questione dei tralicci di Magenta all’attenzione degli enti superiori: «Nel 2014 abbiamo tolto dalle sabbie mobili della burocrazia il fascicolo che avrebbe permesso l’interramento dei tralicci nel quartiere Nord – ha spiegato il capogruppo del Pd (e allora assessore all’Urbanistica), Enzo Salvaggio -. È stato un lavoro che ci ha impegnati moltissimo. In questo senso bisogna ringraziare Terna che ha sempre dato la massima disponibilità. 

L’Amministrazione di Magenta pare non essersi accorta di nulla ma riporteremo la questione in Consiglio comunale, è essenziale che il dialogo tra Comune e Terna resti aperto per capire come procederanno i cantieri e ridurre al minimo i disagi per i cittadini». Per quanto riguarda il rapporto tra le nuove opere e la salute dei residenti, la stessa Terna ha specificato che i campi elettrici e magnetici misurabili fuori dalla stazione sono inferiori ai limiti di qualità previsti dalla legge. Mentre le nuove linee elettriche che sfruttano i cavi interrati «non producono un campo elettrico al di fuori del cavo stesso». Stesso discorso vale per i brevi tratti di linea aerea che verranno realizzati, per i quali «si garantisce che i valori di campo elettrico sono sempre inferiori al limite di 5 kilovolt per metro imposto dalla normativa».