Protesta nel centro per rifugiati a Magenta: arrivano i carabinieri alla Vincenziana

Dalla protesta si è passati a una mini rivolta degli ospiti, subito sedata

Sul posto sono subito arrivati i carabinieri

Sul posto sono subito arrivati i carabinieri

Magenta (Milano), 19 giugno 2018 - Tre pattuglie dei carabinieri sono intervenute nella ex Vincenziana, centro Sant’Ambrogio, di via Casati. Nella tarda mattinata di ieri è scoppiata una piccola protesta, che poi è degenerata. Costringendo i responsabili della cooperativa Intrecci ad allertare il 112. Una protesta di alcuni, per i motivi più svariati. Forse qualcuno ha danneggiato un computer. Un ragazzo scambia qualche battuta con noi mentre esce dalla struttura. Si sta recando a scuola, dove sta imparando l’italiano e vuole conseguire la licenza media. Anche lui dice di avere protestato. Dice che non gli quadrano i conti e voleva sapere perché gli era stata tolta parte dei due euro e mezzo che spetterebbero loro quotidianamente. «I motivi sono i più svariati - continua -. Io sono qui da quattro anni, da quando è cominciato il progetto a Magenta e ho ottenuto il permesso per fini umanitari».

I carabineri sono riusciti a placare gli animi. Ma l’impressione è che basti un niente per far scoppiare un’altra protesta. È arrivata sul posto anche un’ambulanza della Croce Bianca di Magenta per un giovane ferito al piede. Ma lui non avrebbe nulla a che fare con la protesta. Le motivazioni sono ancora tutte in fase di chiarimento da parte dei carabinieri e dei responsabili della cooperativa.

«Dopo i fatti accaduti, con alcuni migranti che hanno protestato in modo anche violento per l’arrivo in ritardo del pocket money, credo che si debba intervenire rapidamente - ha detto il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Simone Gelli -. Allontanare coloro i quali rappresentano un pericolo per tutti mi pare fatto di buonsenso e correttezza nei confronti di tutta la nostra comunità, che da quattro anni vive una situazione assurda». Gelli ritiene non più rinviabile l’incontro con il Prefetto. «Oggi scriverò al Prefetto - assicura - per chiedere che ciò avvenga in tempi rapidi e precisi. In questo Paese vigono delle regole chiare e precise. Voglio ringraziare l’Arma dei carabinieri, che con professionalità e decisione è intervenuta nella struttura per calmare gli animi di chi nemmeno conosce cosa sia il rispetto delle regole e di una intera comunità. Mi auguro che, dopo quattro anni di permanenza nella nostra città, con il Prefetto si possa discutere di un alleggerimento delle persone ospiti del centro».