Luoghi del cuore Fai A Legnano i solarium in legno del Sanatorio prendono solo 30 voti

Il bene si piazza oltre il 550° posto della classifica nazionale

Migration

di Paolo Girotti

Al momento di alimentare le polemiche collegate al recupero di quello o dell’altro bene "dimenticato", pare sempre che all’origine ci sia una irrefrenabile e condivisa mobilitazione popolare: quando si va a verificare la classifica dei "Luoghi del cuore" del Fondo per l’Ambiente Italiano, appena pubblicata (ai primi tre luoghi votati vanno elargizioni in denaro), una graduatoria che in un certo senso dovrebbe testimoniare della volontà di mettere sotto i riflettori particolari situazioni sul territorio, il risultato è invece sorprendente in negativo. Almeno a Legnano, dove quell’entusiasmo sembra spegnersi e i luoghi che tutti vorrebbero vedere recuperati raccolgono solo un sostegno molto relativo. Tra i beni che caratterizzano il territorio di Legnano, infatti, sono in totale 15 le realtà che ottengono voti, ma quella che fa meglio è oltre il 550esimo posto della classifica nazionale con poco più di trenta voti. Si tratta dei solarium in legno del Sanatorio Regina Elena, al centro di infinite polemiche negli anni scorsi e ora pronto per i lavori di recupero. Questo stesso solarium nel 2018 risultava addirittura al posto 9.195 in classifica dello stessa graduatoria del Fai con soli dieci voti ricevuti: nell’edizione successiva del 2020, con il colpo di coda delle polemiche nel frattempo accese, il solarium aveva toccato quota 370 voti, risultato che lo metteva comunque intorno al 500esimo posto della classifica dei "Luoghi del cuore". A dimostrare che, comunque, esiste la possibilità di muovere un gran numero di voti, almeno quando il luogo è davvero un "Luogo del Cuore", arriva il caso della vicina Busto Arsizio dove la "Cascina dei Poveri", località di origini medievali, ha fatto breccia ed è infatti prima per voti in tutta la provincia di Varese, oltre che 39esima in tutta Italia, con oltre 7mila voti.