
La fibrosi cistica è una malattia invalidante che colpisce diversi organi vitali Legnano si rinforza
Tra i primi centri in tutta la Regione Lombardia a eseguire test per identificare la fibrosi cistica e con un programma che prevede di avviare entro breve ulteriori misure di sensibilizzazione all’interno dei propri ospedali, che culmineranno con l’organizzazione di incontri informativi e gazebo con i cittadini: è così che l’Asst Ovest Milanese ha deciso di mettere al centro dell’attenzione una malattia invalidante che colpisce diversi organi vitali.
Grazie alla collaborazione con la "Fondazione per la ricerca sulla Fibrosi Cistica", infatti, verranno rafforzate le azioni finalizzate alla sensibilizzazione dei cittadini per individuare i potenziali portatori sani e informarli sui percorsi da intraprendere nei vari centri di riferimento. "Le nostre strutture – spiega Sergio Finazzi, direttore del Laboratorio analisi dell’Asst Ovest Milanese – sono in grado di identificare le 87 mutazioni più frequenti che identificano i portatori di Fibrosi Cistica, attraverso un test specifico che si ottiene dal prelievo del sangue, per arrivare successivamente all’estrazione del Dna e alla valutazione delle eventuali mutazioni del gene. E’ importante individuare anche i portatori sani in ottica di prevenzione, corretta informazione e accuratezza delle cure".
Nell’ Asst Ovest Milanese è presente un laboratorio di genetica medica, composto da medici e biologi specialisti in genetica medica, che gestisce i pazienti oncoematologici e si occupa delle malattie genetiche in particolare: "Dal 1 maggio è inoltre presente una figura professionale medica, che fornirà un ulteriore contributo in questo delicato settore – sottolinea Il Direttore Sanitario dell’Asst Ovest Milanese, Valentino Lembo -. Nel territorio di riferimento dell’Asst ci sono 320 pazienti con Fibrosi Cistica, sia bambini che adulti. Le nostre strutture hanno avviato uno studio approfondito su questa patologia, sulla base dei dati raccolti. Il nostro obiettivo è quello di intensificare la mappatura e favorire percorsi personalizzati di cura e di assistenza".
"La Fibrosi cistica è determinata dal gene CFTR localizzato sul cromosoma 7 - spiega ancora Finazzi - che regola il trasporto del cloruro dei bicarbonati. L’insorgere della patologia provoca secrezioni che presentano densità e viscosità eccessive (mucoviscidosi), problemi a carattere polmonare e al pancreas. Una delle caratteristiche specifiche è la sudorazione con concentrazione di sale che è 5 volte superiore al normale. I problemi respiratori arrivano fino all’insufficienza". "I numeri sono davvero eloquenti: 1 persona su 30 è portatore sano, 1 coppia su 900 è composta da portatori sani - conclude Roberto Bombassei, Responsabile della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, delegazione Altomilanese e Legnano -. Per una coppia di portatori sani c’è il 25 per cento delle possibilità che nascano bimbi sani, il 25 per cento che nascano malati e il 50 per cento che nascano a loro volta portatori sani".P.G.