
Il sequestro consente al Comune di chiudere la vicenda e definire il futuro dell’immobile
Villa Saccal è stata posta sotto sequestro penale. È accaduto nelle scorse ore quando Polizia Locale e Carabinieri hanno apposto i sigilli all’edificio di via Gramsci, da tempo al centro di una complessa vicenda che ha diviso la politica cittadina e attirato l’attenzione mediatica. Il provvedimento fa seguito all’ordinanza di sgombero emessa a gennaio e rappresenta un ulteriore passo per contrastare l’occupazione abusiva dell’immobile. L’uomo che vive nella villa, già noto alle autorità, era presente al momento dell’intervento e ha ricevuto un chiaro avvertimento circa le conseguenze penali a cui andrebbe incontro nel caso violasse i sigilli. Il sequestro offre ora al Comune strumenti più efficaci per gestire l’emergenza e prevenire ulteriori abusi. Il vicesindaco Gianluca Crugnola ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale nella gestione della vicenda, definendola una situazione ereditata e complessa: "Questa storia si trascina da anni e, nonostante i limiti imposti dalla burocrazia e dalla scarsità di strumenti, non siamo mai rimasti fermi. Il problema nasce da una gestione iniziale priva di una progettualità chiara, l’immobile, lasciato in abbandono dopo essere stato acquisito a scomputo degli oneri da un privato, si è trasformato in una criticità difficile da risolvere".
La storia di Villa Saccal affonda le radici nei primi anni Duemila. Allora l’area, già di proprietà della Metallurgica Legnanese, fu inclusa in un piano attuativo che portò alla realizzazione di edifici residenziali, un’area commerciale, la scuola materna di via Gramsci e – almeno sulla carta – una nuova piazza mercato. In realtà, il progetto subì diverse revisioni: nel 2010 la piazza venne sostituita con una piscina, poi mai realizzata. Alla fine, la versione definitiva previde invece un Centro Diurno Disabili, arredi per la scuola materna e la cessione al Comune della villa padronale. L’edificio è stato poi occupato abusivamente. Il sequestro penale potrebbe ora segnare una svolta.
Ch.S.