CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Renato Bircolotti, mossiere storico, al suo primo palio “solo” da spettatore

Legnano, l’esordio nel 2002. “Mi spiace non esserci più era un appuntamento quasi naturale. I tempi cambiano”. Stasera la Provaccia

Oggi andrà in scena la Provaccia e, nel riquadro, Roberto Bircolotti

Oggi andrà in scena la Provaccia e, nel riquadro, Roberto Bircolotti

Legnano (Milano), 23 maggio 2025 –  Dopo oltre vent’anni, il Palio di Legnano dovrà fare a meno di una delle sue figure più riconoscibili: Renato Bircolotti, mossiere di lungo corso, non sarà presente all’edizione 2025. Una scelta che segna la fine di un’epoca e che lo stesso Bircolotti ha commentato con parole intrise di passione, gratitudine e un pizzico di malinconia. “È una passione che nasce dentro, quasi senza accorgertene – racconta –. Ti ritrovi a metterti in gioco, a cercare di capire sempre di più, finché scatta quella molla che ti fa dire: “ci provo davvero”. Si inizia con le corse di addestramento, poi piano piano si va avanti, con la speranza, e anche un po’ di fortuna, che il percorso continui”. Il mossiere, figura fondamentale nella regia delle corse, deve incarnare rigore, imparzialità e rispetto assoluto per ogni contrada. “Chi fa il mossiere deve essere stimato da tutti – sottolinea – pur restando distante e imparziale. Anche se vivi le corse intensamente, devi guadagnarti il rispetto di ogni contrada. Serve essere persone corrette, pulite. Tutto dipende dalla credibilità che riesci a trasmettere”.

A Legnano, Bircolotti ha esordito nel 2002 e da allora ha diretto ben 16 edizioni del Palio, lasciando un segno profondo con il suo stile sobrio, ma fermo, e la capacità di gestire con equilibrio anche i momenti più delicati. “Ogni Palio lascia qualcosa dentro. Non esiste un Palio più bello o più brutto: la tensione è sempre la stessa, ed è ciò che rende ogni corsa speciale”. Il 2025 segnerà un’assenza pesante: “Mi dispiace non esserci più. Era diventato un appuntamento fisso, quasi naturale. Ma i tempi cambiano, arrivano cose nuove. Io mi sono fermato nel 2005 con alcune esperienze, ma a Legnano avevo continuato. Quest’anno non ci sarò, chissà, forse in futuro tornerò”.

Un pensiero finale, affettuoso e pieno di stima, lo rivolge a chi prenderà il suo posto: “Un grande in bocca al lupo a Gennaro e ad Andrea: sono stato per lui una sorta di trampolino, e mi fa piacere vederlo oggi in pista”. Bircolotti continuerà a legare il suo nome al Palio di Siena, dove da anni ricopre il ruolo di mossiere in un contesto unico per regole e tradizione. Ma Legnano resta una tappa speciale del suo lungo cammino: una storia fatta di canapi, attese cariche di tensione, partenze fulminee e quel silenzio carico di emozione che precede ogni corsa. Stasera intanto la Provaccia animerà il Giovanni Mari per il 40° Memorial Favari.