
I laboratori dove vengono realizzati attrezzature per le missioni spaziali
Nerviano (Milano), 19 ottobre 2020 - Pannelli fotovoltaici - gli ultimi, e quelli che hanno fatto più “rumore”, sono quelli consegnati solo pochi giorni fa per la missione Juice che approderà su Giove e che hanno stabilito il record di grandezza per una missione interplanetaria -, ma non solo. Leonardo, società che ha stabilimenti a Nerviano in Lombardia e a Campi Bisenzio in Toscana, è fra le più innovative nel mondo per quanto riguarda gli strumenti funzionali alle missioni spaziali. E così solo pochi giorni dopo la consegna dei pannelli solari per Giove, Leonardo è protagonista in un’altra missione spaziale. Questa volta su Marte. La società nervianese ha infatti siglato un contratto con Airbus per la fase di studio avanzata del braccio robotico Sfr dell’Agenzia spaziale europea, da cui ha ottenuto il finanziamento per lo studio di questo braccio per il lander della Nasa. In sostanza l’accordo, nell’ambito della campagna “Mars Sample Return” ovvero la missione che vede Nasa ed Esa andare ancora a braccetto, vede lo sviluppo di due bracci robotici .
La missione partirà nel 2026 e avrà l’obiettivo di raccogliere i campioni depositati dalla missione Perseverance lanciata lo scorso luglio. Leonardo avrà il compito di portare avanti gli studi per il braccio Sfr, il cui obiettivo sarà la raccolta dei campioni di terreno del suolo di Marte, e del braccio Sta, che dal lander della Nasa caricherà i campioni sulla capsula che verrà lanciata in orbita. I tecnici nervianesi sono coinvolti anche nella fase di ritorno della “navicella” nell’orbita terrestre. La campagna “Mars Sample Return” comprende tre missioni, lanciate a partire dal 2020 e il cui ambizioso obiettivo è quello di portare sulla Terra dei campioni del suolo marziano nel 2031. Una sorta di “ulteriore avanzamento” rispetto all’obiettivo di ExoMars, altra missione alla quale Leonardo partecipa tanto con i pannelli solari quanto con la progettazione e realizzazione della trivella che forerà il suolo marziano al fine di prelevarne e analizzarne dei campioni: nel caso di ExoMars i campioni dovrebbero rimanere sul Pianeta Rosso. In ogni caso Nerviano continua ad essere protagonista assoluta.