Legnano: le "radio di quartiere" possono tornare negli immobili strappati ai clan

Il Comune entra in possesso di due proprietà sequestrate. Fra le finalità sociali la creazione di spazi dedicati ai giovani

Piazza Mocchetti: qui una delle proprietà che diventeranno patrimonio comunale

Piazza Mocchetti: qui una delle proprietà che diventeranno patrimonio comunale

Legnano - Manca solo la delibera del Consiglio comunale, poi due dei tre immobili sequestrati alla mafia per i quali il Comune aveva già manifestato tempo fa interesse all’Agenzia che si occupa delle assegnazioni, entreranno a far parte del patrimonio comunale e potranno essere riutilizzati per scopi "virtuosi" e con finalità sociali, fors’anche la sede di una radio gestita da giovani della zona, completando così il percorso di riconversione. I tre immobili al centro dell’attenzione già da parecchi mesi hanno un valore complessivo di mercato che supera abbondantemente il mezzo milione di euro e sono collocati in piazza Mocchetti, via Locatelli e corso Garibaldi: la delibera che passerà in consiglio e della quale si è parlato in occasione di una delle ultime commissioni riguarda i primi due immobili della lista, mentre per il terzo la procedura potrebbe essere completata nell’arco della prossima settimana.

L’immobile di maggior valore è con tutta probabilità l’appartamento in piazza Mocchetti, che occupa ben nove locali per 226 metri quadri ai quali aggiungere poi un box. Anche l’appartamento in via Locatelli è comunque di notevoli dimensioni: ben sette locali che occupano 132 metri quadri e un enorme box da 67 metri quadri.

In corso Garibaldi, invece, l’assegnazione riguarderà un magazzino da 157 metri quadri. Detto che l’uso effettivo sarà oggetto di un confronto nei prossimi mesi, il Comune aveva comunque dovuto indicare una destinazione di massima: l’appartamento di via Locatelli potrebbe entrare nel contesto degli immobili destinati dal Comune al co-housing, mentre il prestigioso appartamento di piazza Mocchetti potrebbe trovare nuova vita e rinascere come centro psico-pedagogico dedicato alla gravidanza e maternità o ai giovani oppure, destinazione che pare trovare parecchi consensi, diventare sede di una radio gestita interamente da giovani del territorio.