
"Di’ qualcosa di sinistra!" incalzava Nanni Moretti nel suo film del 1998 "Aprile" assistendo a un dibattito televisivo con d’Alema come protagonista: la stessa frase l’hanno probabilmente rivolta gli esponenti della lista "La Sinistra – Legnano in Comune" alla coalizione che sostiene Lorenzo Radice come candidato sindaco, per arrivare ad appurare che, a loro modo di vedere, in quella coalizione non c’era abbastanza "sinistra" nelle risposte. Proprio per questo motivo ieri è scesa in campo anche la settima candidata al ruolo di primo cittadino di Legnano, Lucia Bertolini, già insegnante in un istituto comprensivo di Castellanza, che sarà espressione di un’unica lista che riunisce Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e alcuni ex Articolo Uno.
La linea è chiara: occupare lo spazio più a sinistra dello schieramento nel nome di una coerenza che non conosce compromessi. Forse proprio per questo motivo non si è riusciti a trovare un accordo neppure con i Verdi, con i quali la vicinanza in parecchi punti programmatici è evidente. Consumo di suolo zero e rigenerazione urbana superando il divario tra centro e periferie, servizi integrati ai cittadini in senso globale e azioni che possano contribuire alla crescita culturale della città e ad uno sviluppo produttivo sostenibile sono le parole d’ordine di Bertolini e della lista che la sostiene in questa impresa. P.G.