
Parabiago vigili del fuoco
LEGNANO (Milano), 23 agosto 2018 - Dà fuoco alla sua auto per poter incassare il premio assicurativo, ma gli agenti del commissariato di Rho non credono alle sue bugie e lo incastrano. La truffa assicurativa si snoda fra Legnano e Pero, a metterla in pratica un legnanese di 41 anni. Le indagini sono iniziate sabato scorso, quando intorno alle 21.30 una volante del commissariato rhodense viene inviata dalla centrale operativa a Pero, in via Don Cesare Sommariva, dove un’autovettura Kia Venga era andata in fiamme.
I vigili del fuoco, intervenuti sul posto, avevano spento l’incendio che si era ormai esteso anche ad altre due auto parcheggiate. Già dalle prime verifiche gli agenti avevano intuito le cause dolose del rogo. Dai controlli, l’auto distrutta dalle fiamme risultava di proprietà del legnanese che ne aveva denunciato il furto tra il 7 e 10 agosto. Gli agenti, invece, hanno accertato che l’autovettura era stata lasciata a Pero, nella notte tra il 6 ed il 7 agosto, da un carro attrezzi che l’aveva prelevata su incarico del proprietario sulla statale del Sempione, dove si era fermata per un’avaria al motore. Fatto che non coincide con il furto: il quarantunenne aveva, infatti, denunciato che l’auto gli era stata rubata a Legnano in via Roma.
Non bastasse, due testimoni hanno affermato di aver visto un uomo col viso coperto che poco prima delle 21.30 di sabato, dopo essere sceso da un furgone si era avvicinato alla Kia e poi era scappato via. Un attimo dopo l’auto andava in fiamme. Messo alle strette, l’uomo ha confessato di aver dato fiamme lui stesso alla sua auto, raggiungendo Pero con un furgone intestato alla società svizzera per cui lavora. Aveva escogitato tutto per commettere una frode assicurativa e farsi rimborsare. Per lui, una denuncia per incendio doloso, simulazione di reato, false dichiarazioni a pubblico ufficiale e danneggiamenti, oltre alla truffa nei confronti della compagnia assicuratrice.