di Paolo Girotti "Gli ultimi mesi sono stati duri per tutti e paradossalmente le difficoltà e gli ostacoli da superare hanno permesso alla nostra Fondazione di trovare un ulteriore radicamento nel territorio, proprio per la rinnovata capacità di aiutare chi è in difficoltà che la nostra realtà ha dimostrato": è così che Salvatore Forte, presidente della Fondazione Ticino Olona, saluta la fine del mandato del consiglio di amministrazione da lui presieduto, dopo quattro anni dedicati a cercare di dare un nuova impronta al lavoro della Fondazione, portandola in primo piano e piantando così una ben evidente bandierina sulla mappa del territorio. E questo è successo anche negli ultimi mesi, perché la Fondazione che annualmente organizza bandi dedicati al sociale, alla cultura e alle esigenze di un territorio che si estende dal Legnano sino all’Abbiatense, per quanto riguarda il 2020 è stata chiamata a concentrare le sue attenzioni sull’emergenza Covid: "In questi anni la vision e la mission della Fondazione non sono ovviamente cambiate, è cambiata la gestione del quotidiano e le modalità con cui gli obiettivi sono stati perseguiti – racconta Forte facendo un passo indietro –: da erogatore di contributi a progetti pensati e sviluppati dagli enti del terzo settore la fondazione si è trasformata in promotrice di iniziative, in intermediatore filantropico tra i diversi attori pubblici e privati interessati a contrastare tutte le forme di fragilità presenti sul territorio della comunità di riferimento. La Fondazione ha acquisito un ruolo proattivo e ha cercato di gestire al meglio il suo patrimonio che è costituito principalmente dalla comunità stessa". Un ruolo consolidatosi proprio con l’emergenza Covid, che ha portato la Fondazione a contribuire con centinaia di migliaia di euro alle criticità emerse nel territorio, in primis quelle delle Rsa: "È vero, in questa occasione che ha messo tutti alla prova il processo di ...
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