
Le case Aler di via dei Salici
Legnano (Milano) – A un anno una pozza d’acqua ha allagato lo spazio esterno tra i palazzi. Dopo vari articoli, sembra riparata. "Ma è rimasto il cantiere, e non posso parcheggiare". Saliamo al quinto e ultimo piano delle Case Aler, in via dei Salici. La signora ci apre la porta del suo appartamento. "Io ho le mie patologie e ditemi se si può vivere in una casa così mal messa. Venite". Andiamo a vedere il bagno: dal soffitto si staccano pezzi in intonaco e pittura, a causa di infiltrazioni di umidità. Ci trasferiamo nella camera da letto. C’è una bottiglia di plastica vuota, posizionata e agganciata in qualche modo sotto il lampadario. "A furia di infiltrazioni si è rovinato", commenta. Ma l’acqua che corre lungo i fili elettrici e raggiunge le parti interne è pericolosissima, si rischia un black out, un cortocircuito, una folgorazione. E va bene che ieri era una giornata di sole, perché quando piove dal soffitto della camera da letto l’acqua zampilla a fiotti, e la donna è costretta a mettere bacinelle, a spostare letto e arredi. "Così da 4-5 anni. Lo faccio sempre presente ma nessuno si muove. L’ultimo sopralluogo risale a un anno fa, era venuto il geometra dell’Aler". E ci mostra il cellulare.
Ogni volta che si verifica "la cascata", lei gira un video, affinché possa avere traccia di tutto ciò. Ci spostiamo in salotto: le parete sono chiazzate di umidità. "L’altra sera, che pioveva, ho chiamato il numero verde dell’Aler per segnalare. Nessun risultato. Sei mesi fa hanno messo i pannelli solari e da allora abbiamo avuto problemi con i tetti. Ho avuto le chiavi di questo trilocale di 90 metri nel 1979, con la cantina il canone di locazione è di 550 euro. Prendo 700 euro di pensione. Ho detto tutto". Scendiamo di un piano. Un’altra inquilina, con il figlio, ci aprono. "Mio padre – dice il ragazzo –, ha fatto i lavori di ripristino murari: cartongesso e imbiancatura. Costo totale a nostre spese: circa 5mila euro. Aler ci aveva assicurato un rimborso di 1.300 euro: mai visti. In compenso arrivano bollette dell’acqua calda di 900, mille, 2mila euro. E d’inverno siamo rimasti due mesi senza riscaldamento". Da una porta si affaccia un piccino. "Sa cosa vuol dire lasciare un bambino, con una patologia importante, al freddo?" conclude la mamma.