
Legnano (Milano) – “Andrò dal ministro dell’Interno. In televisione. Dormiremo all’interno del bar. Siamo a dir poco esasperati. Potete immaginare il nostro stato d’animo?”. Ghisi De Bernardi è una donna provata ma dalla voce ferma e dalle intenzioni risolute. Insieme alla famiglia gestisce il Caffè De Bernardi, di via XX Settembre. Preso di mira da balordi nella notte fra giovedì e venerdì, per la terza volta nel giro di poche settimane: questa volta, con un massello, hanno distrutto la vetrata della porta d’ingresso del locale e arraffato i pochi spiccioli della cassa. Abbiamo ricevuto le visite del consigliere Toia e del sindaco Lorenzo Radice: ci hanno fatto molto piacere. Ci hanno riservato attenzione trasversalmente, se dobbiamo dirlo in termini politici. Ci dobbiamo aiutare tutti insieme. Noi continuiamo a chiedere più controlli alle forze dell’ordine, che sappiamo fanno tanto, tantissimo. Chiediamo di poter lavorare in sicurezza e non con l’angoscia".
Solo pochi giorni fa, la vetrina del bar era stata mandata in frantumi con una grossa pietra, e poi i delinquenti si sono dati alla fuga con la cassa. A fine marzo, la porta d’ingresso presa a calci e forzata. "Faccio un avviso ai ladri: la cassa è vuota, non spaccate nulla", prosegue semiseria Ghisi.
Il sindaco Radice è rimasto a lungo a conversare con Ghisi, il marito Sergio e la figlia Valentina e non nasconde la sua amarezza per l’accaduto. "Come amministrazione comunale stiamo facendo il possibile e lo stesso le forze dell’ordine. Abbiamo attivato nuovi controlli di vicinato, migliorato l’illuminazione pubblica, a Legnano ci sono circa duecento telecamere, e le porteremo a 300 alla fine del mio mandato".