
di Paolo Girotti
Quando si tratta di cantieri aperti da Aler per ristrutturazioni o edificazione di nuovi appartamenti di edilizia residenziale pubblica, da sempre in ritardo abissale rispetto alle previsioni, le aspettative vengono ogni volta tradite: così la "notizia", in attesa che le situazioni da tempo aperte in città si sblocchino, è diventata oggi la tentata vendita di 15 dei 23 immobili che Aler aveva realizzato nel 2009 in via Romagna sulla base di una convenzione con il Comune di Legnano.
La vendita (l’interessamento di eventuali acquirenti dovrà essere certificato entro il 30 settembre, ma non è escluso che si arrivi a un seconda chiamata con prezzo ribassato) ha provocato il malumore degli esponenti di Rifondazione comunista, che hanno colto l’occasione per ricordare i cantieri mai conclusi: "Cantiere per la ristrutturazione dello stabile di Via Porta (52 unità abitative): avviato nel 2012, "ultima" conclusione prevista a fine 2019, ancora non ultimato. Cantiere di via delle Rose (59 unità, tra Aler e Comunali): avviato nel luglio 2016, completamento previsto per giugno 2018, lavori interrotti da tempo – hanno commentato i portavoce di Rc –. In questa situazione, Aler mette in vendita 15 alloggi in via Romagna a 1.176 euro al metro quadrato, per totali 2.154.925,62 euro. Che l’Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale sia un buco nero è risaputo, così come i numerosi episodi di mala-gestione e i ripetuti scandali. A fare il paio con le altrettanto scandalose politiche abitative della Regione Lombardia. Nemmeno la pandemia e il conseguente aumento delle diseguaglianze hanno suggerito la necessità di un ripensamento… La Lombardia è una regione per ricchi: istruzione, sanità, casa … Chi non ha accesso al mercato, o chi ancora crede nei valori comunitari, nei diritti umani e nella centralità della dimensione pubblica, è fuori. Al cittadino è subentrato il cliente".
Secondo Rc la vendita di appartamenti a questi prezzi, così come i cantieri infiniti ancora aperti, andrebbe ad accavallarsi con una richiesta di case e una lista di domande d’assegnazione particolarmente lunghe. Solo pochi mesi fa era stato il vice sindaco Anna Pavan a sottolineare che non è tanto il numero di case disponibili a costituire un problema, almeno in questo momento storico, ma piuttosto la strutturazione attuale del patrimonio edilizio. A inizio della prossima settimana è previsto un incontro in cui l’amministrazione comunale ha intenzione di fare il punto proprio sulle politiche abitative.