
L'ospedale di Legnano
Legnano (Milano), 22 luglio 2023 - Su una barella al pronto soccorso di Legnano dalle 8.30 a mezzanotte senza essere visitato.
La denuncia arriva dal diretto interessato, il parabiaghese Rosario Caruso di 78 anni, che lunedì scorso non si è sentito bene mentre era a casa ed è stato trasportato in ambulanza nel nosocomio cittadino. Aveva vertigini e vomito e si sentiva svenire
. "Da allora non abbiamo più avuto sue notizie- spiega la moglie -. Lo hanno lasciato su una barella per ore dandogli un paio di bottigliette di acqua. Mio marito soffre anche di fibrillazione atriale. Avrebbe dovuto prendere le medicine ma nessuno si è preoccupato di dargliele. Alla fine ho chiamato mio figlio che a mezzanotte è andato a prenderlo. Vogliamo fare questa denuncia pubblica perché si sappia come funzionano le cose in Lombardia ed in particolare a Legnano. Non possiamo davvero sopportare nel 2023 una cosa del genere. Non è un paese civile".
In redazione sono arrivate altre segnalazioni in tal senso, specie su persone anziane lasciare sole per ore su una barella al pronto soccorso. Il personale è contato e ci sono situazioni al limite ogni giorno acuite anche dal caldo e dai malori improvvisi che sembrano decuplicati rispetto al passato. Contattato nessuna risposta sull’argomento da parte dell'ospedale di Legnano.
Sul fronte dei sindacati qualcuno spiega: "In molti durante l’emergenza sanitaria si sono licenziati: in molti hanno preferito il privato. In tanti hanno cambiato lavoro. Così siamo rimasti in pochi. I servizi sanitari a Legnano, Magenta, Cuggiono e Abbiategrasso stanno tornando alla normalità con tutte le complicanze del dovuto. Ma gli infermieri sono troppo pochi".