PAOLO GIROTTI
Cronaca

La battaglia urbanistica. Pgt, scontro Tosi-Comune. Lite e prove di pace

La Giunta non partecipa al sopralluogo col patron della storica fabbrica. Poi a Palazzo Malinverni la distensione: le parti si incontreranno a metà giugno.

La battaglia urbanistica. Pgt, scontro Tosi-Comune. Lite e prove di pace

La battaglia urbanistica. Pgt, scontro Tosi-Comune. Lite e prove di pace

È arrivato il momento di sedere allo stesso tavolo per discutere cosa prescriva il Pgt per il futuro di Franco Tosi Meccanica: è questo l’esito finale di una mattinata di eventi che nasceva nel segno della contrapposizione feroce tra dirigenza della stessa, storica fabbrica e Amministrazione comunale. Proprio così, perché il patron di Franco Tosi meccanica, Alberto Presezzi, aveva organizzato per ieri mattina un sopralluogo per spiegare come il nuovo Pgt avrebbe messo alle corde l’azienda con le sue prescrizioni, impedendo la possibilità di crescere in futuro. Un incontro al quale erano stati invitati tutti i consiglieri comunali oltre al sindaco, Lorenzo Radice, e all’assessore Lorena Fedeli. Da questi ultimi era poi arrivato un no all’invito, giustificato dalla volontà di incontrarsi per queste questioni solo "negli uffici tecnici del Comune": un diniego seguito dalla convocazione di una "contro conferenza stampa", a fine mattinata e a Palazzo Malinverni. E così puntuale alle 10,30, dopo un breve incontro con i tecnici che mostravano su uno schermo i problemi generati dal Pgt, Alberto Presezzi si è spostato sul campo a verificare, con le strettoie e i passaggi cruciali evidenziati con la vernice sull’asfalto, come le indicazioni del Pgt avrebbero impedito la movimentazione degli enormi manufatti prodotti, assemblati e caricati nei capannoni per il trasporto su autoarticolati di dimensioni monstre. Prescrizioni agli occhi dei tecnici di Franco Tosi ineludibili e fortemente penalizzanti. E qui si è chiuso il primo atto, perché una volta cambiato sfondo ed entrati alle 12.30 nella sala degli Stemmi di Palazzo Malinverni è andata in scena una specie di commedia dell’assurdo: su altro schermo, infatti, sono passate immagini, piante e previsioni commentate da Radice e Fedeli che lo stesso Presezzi, trasferitosi a palazzo Malinverni, è sembrato non riconoscere ("Se questo prevede il Pgt dico subito che sono d’accordo"). E così, misurata la distanza che passa tra interpretazione riduttiva e amplificata delle prescrizioni, le parti hanno concordato di rivedersi nella prima metà di giugno. Tutto definito e pace fatta dunque? No, perché proprio la forbice che si apre tra interpretazione "minima e massima" di ogni indicazione in caso di sviluppo dell’area lascia uno spazio di interpretazione troppo ampio, che chi fa impresa ha necessità assoluta di ridurre.