GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Inveruno, studenti del Marcora ancora in sciopero: "No all’intervallo in classe"

Continua la protesta dei ragazzi dell’istituto superiore: "Aspettiamo di vedere la nuova circolare"

Lo sciopero degli studenti del Marcora: la protesta dura ormai da tre giorni

Inveruno (Milano) - Gli studenti del Marcora e del Lombardini (le due scuole assieme costituiscono l’Istituto superiore Inveruno) anche ieri mattina non sono entrati a scuola, rimanendo per alcune ore all’esterno dell’istituto. La circolare del preside Antonio Zito con la quale, da lunedì, è stato reintrodotto l’intervallo - soppresso dall’inizio del nuovo anno scolastico in attuazione alle norme anti assembramento - non è stata accettata dagli studenti. "Siamo contenti che, seppur con un colpevole ritardo, il preside abbia rimesso nell’orario di lezione due intervalli da 10 minuti. Non accettiamo però che l’intervallo si faccia esclusivamente in classe, che non si possa andare in bagno e che non ci si possa servire delle macchinette del caffè e degli snack. Siamo consapevoli - dicono gli studenti - che la pandemia obbliga ad avere dei comportamenti differenti rispetto all’usuale ma andare alla macchinetta del caffè distanziati, controllati in questo dal personale Ata, o andare in bagno uno alla volta che rischi si possono creare".

"Anche a uscire dalla classe ed andare in giardino divisi in gruppi-classe che pericoli si corrono, visto che in classe siamo insieme per sei-sette ore al giorno?". Ieri pomeriggio c’è stato il Consiglio d’Istituto. "Speriamo che questo nostro sciopero abbia convinto preside e docenti (molti dei quali in questi giorni hanno espresso solidarietà agli studenti, ndr) in merito alla nostre ragioni. Aspettiamo di vedere la nuova circolare che verrà pubblicata dopo il Consiglio per decidere se domani (oggi, ndr) questa protesta continuerà o meno". L’altro motivo del contendere è relativo all’orario scolastico, che obbliga soprattutto gli studenti di quarta e quinta ad uscire quando l’autobus delle 15 è già passato. Questo perché quarte e quinta arrivano a scuola 50 minuti dopo il gruppo più numeroso che inizia le lezioni alle 8. "Nonostante altre scuole abbiano adottato l’ora di lezione di 50 minuti da noi il preside continua a mantenere le ore da 60 minuti. Questo ci obbliga a restare in classe sino alle 15,20. Adesso pare che ci sia concesso di uscire prima. Vedremo". La decisione di mantenere l’ora di 60 minuti è giustificata dal preside con l’esigenza di non far venire i ragazzi a scuola al sabato (oltre il 70% non è di Inveruno e dei paesi dell’immediato circondario) e di rispettare il monte ore lezioni richiesto dal Ministero. Il fronte degli studenti pare non sia compatto. Già da oggi le ragazze che frequentano il Lombardini dovrebbero entrare in classe, indipendentemente dalla nuova circolare. Come peraltro stanno già facendo anche al Marcora alcuni studenti di prima e seconda.