Strage sull’A4 a Marcallo Con Casone: quattro morti, un ferito grave

Tamponamento sulla corsia di sorpasso tra un furgone e un’utilitaria. A bordo degli operai del Torinese diretti a Milano

Incidente A4, uscita Arluno

Incidente A4, uscita Arluno

Marcallo Con Casone, 12 maggio 2022 - Una strage come non la si ricorda da anni. Ieri il tratto dell’autostrada A4 Torino – Milano si è macchiato del sangue di quattro uomini. Morti nello schianto tra un furgone e una Toyota Yaris sulla quale viaggiavano. È successo verso le 10 appena dopo Marcallo/Mesero all’altezza di Casone e in direzione Milano. Per cause ancora tutte da chiarire, il furgone ha impattato con la Toyota. Sono stati gli occupanti di quest’ultimo veicolo ad avere la peggio. Quattro uomini di età compresa tra i 30 e i 44 anni, tutti di origine pakistana, sono morti sul colpo. Si tratta di N. Q. di 31 anni, K.A.S. di 35 anni, K.R.S. di 35 anni e R.A. di 44 anni. Due i feriti di 30 (il quinto operaio pakistano ricoverato al Niguarda in prognosi riservata) e 49 anni, quest’ultimo l’autista del furgone sotto choc, ma con lesioni lievissime. L’autostrada, appena dopo la tragedia, si è trasformata in un inferno.

I soccorsi sono partiti immediatamente con la Croce Bianca di Magenta, la Ata di Zelo, automediche, l’elisoccorso da Como e dal Niguarda. E i vigili del fuoco di Inveruno, Rho e dal comando di Milano, che hanno proceduto all’estrazione delle persone rimaste all’interno dell’auto. Nessun segnale di vita da parte di quei quattro operai. Tutti morti sul colpo. Quattro uomini che dalla zona di Torino dove vivevano erano diretti a Milano. La dinamica dell’accaduto è tuttora al vaglio della Polizia Stradale. Forse la Toyota Yaris ha dapprima toccato un veicolo spostandosi di corsia proprio mentre sopraggiungeva il furgone che l’ha presa in pieno. Ma tutto è ancora in fase di verifica. Il tratto autostradale interessato dall’incidente è stato immediatamente chiuso al traffico.

Si sono formate le inevitabili code chilometriche e la Polizia Stradale di Novara Est è stata costretta a deviare i veicoli che si sono riversati lungo le arterie alternative. Come la ex statale 11 che collega i comuni tra Milano e Novara e che hanno inevitabilmente registrato un incremento di traffico con notevoli disagi per gli automobilisti. Il tratto autostradale coinvolto dall’incidente è stato riaperto solo nel tardo pomeriggio, quando i mezzi sono stati rimossi dal carro attrezzi. Mezzi che, naturalmente, sono stati posti sotto sequestro con la conseguente apertura di un’indagine per omicidio stradale. A quanto si è saputo, quel modello di auto, una Toyota Yaris, potrebbe essere dotato di una cosiddetta “scatola nera“, che nel caso potrebbe fornire elementi sull’incidente. Nelle indagini si sta anche verificando la possibilità che gli operai non indossassero le cinture di sicurezza. Andrà accertata, poi, attraverso consulenze cinematiche, anche la velocità a cui viaggiava il furgone.

La tragedia di ieri ha scosso tutti nel territorio. Per ricordare un evento simile occorre tornare indietro di parecchi anni. Precisamente al mese di ottobre del 2011. Stesso tratto autostradale, tra Marcallo/Mesero e Arluno. Quella sera si verificò un drammatico incidente stradale durante il quale un’auto si incendiò. Tre ragazzi tra i 16 e i 21 anni morirono carbonizzati. Dal Piemonte erano diretti a Milano per lo shopping.