di Paolo Girotti
Il dato è parziale, bisognerà ancora attendere per verificare il quadro generale, quando il nuovo servizio coprirà tutte le zone e sarà entrato a regime, ma il calo del 35% del conferimento del secco indifferenziato, a fronte dell’aumento di carta, plastica e umido, misurato in questi primi mesi, fa ben sperare per il futuro: è questo l’effetto calcolato da Aemme linea ambiente nelle prime tre zone in cui è già in vigore l’utilizzo del sacco grigio con il microchip e che hanno restituito dati già misurabili.
Durante questi mesi di avviamento della raccolta puntuale nelle tre zone da considerare come campione (la quarta è partita solo di recente), è stato registrato un aumento del 2% dei rifiuti per quanto riguarda il conferimento della carta, del 19% per l’umido, del 14% per la plastica. Quanto alla raccolta indifferenziata, secondo i primi dati di Aemme linea ambiente, dunque, il calo dei rifiuti conferiti nelle tre zone, in cui il sacco grigio è stato utilizzato per un periodo misurabile, è pari al 35%.
"Ora è la ben più popolosa città di Legnano a raccogliere la sfida, che dovrebbe portarla verso un sacco grigio sempre più leggero – spiegavano nei giorni scorsi i portavoce di Amga, a capo del gruppo che comprende anche Ala, riassumendo i dati dei Comuni Ricicloni serviti e premiati da Legambiente –: siamo entrati, infatti, nella quinta fase del progetto e tocca alla zona denominata Centro 3 raccogliere il testimone dalle altre quattro in cui il sacco con il microchip è già diventato abitudine consolidata. Sono in distribuzione i vari kit, ma il decollo vero e proprio sarà il 9 giugno. Poi la tariffa puntuale approderà in Centro 4, seguendo i vari step di tutte le altre cinque zone".
La popolazione di Legnano avrà modo di familiarizzare con il sacco grigio sino a dicembre, senza ripercussioni sulla Tari: da gennaio 2024, infatti, prenderà il via il conteggio delle esposizioni dei sacchi grigi, ai fini della tariffa. "Chiaro che sarà un’utopia, almeno all’inizio, attendersi i brillanti risultati raggiunti nei Comuni più piccoli: più, infatti, cresce la dimensione dell’abitato e più la raccolta differenziata rischia di essere esposta a problematiche di vario genere".