Il futuro delle aree dismesse La minoranza incalza il Pd

Confronto-scontro in commissione sui progetti di rigenerazione urbana di ex Manifattura, Franco Tosi e del terreno in vendita di viale Sabotino

Migration

di Paolo Girotti

Per l’area della Ex Manifattura nessuna novità perché si aspetta lo scadere degli ultimi termini formali, sulla ex Franco Tosi si attendono invece le aste di metà marzo, mentre per l’area di via MenottiSabotino di proprietà di Legnano Patrimonio si va verso una "limatura" di alcuni aspetti dell’idea progettuale presentata e, se questa mediazione avrà successo, probabilmente verso la vendita e la futura edificazione: sono queste tre delle realtà prese in esame dalla commissione urgente richiesta a inizio febbraio - convocata però senza alcuna urgenza - andata in scena ieri sera, e che aveva all’ordine del giorno proprio tutti i temi urbanistici che, a detta dei rappresentanti della minoranza consigliare, sono stati ignorati in questi ultimi mesi di interlocuzione con l’amministrazione. Non è la prima volta nella storia politica della città che questi temi vengono cavalcati, ma è indubbio che ciò che si profila all’orizzonte per il futuro di Legnano ha davvero un peso specifico determinante: le scelte ventilate in alcuni casi dall’amministrazione (via Menotti) e i "silenzi" seppur giustificati dell’assessore alla Città Futura, Lorena Fedeli, su altre realtà, non piacciono però per nulla ai rappresentanti dell’opposizione, che in occasione della commissione hanno più volte espresso la loro posizione fortemente critica.

Per quanto riguarda la ex Manifattura, Fedeli non ha fatto altro che sottolineare la necessità di attendere lo scadere dei termini che danno ancora la possibilità alla Soprintendenza di esercitare una prelazione dopo l’acquisito da parte di Officina Mak, mentre per la ex Franco Tosi ha ricordato la volontà dell’amministrazione di "non interferire" con le aste in corso: una posizione criticata da diversi rappresentanti della minoranza in commissione, che al di là dei termini formali ritengono necessario iniziare fin da ora la discussione "imponendo" in un certo senso i desiderata dell’amministrazione pubblica e provare a riprendere il controllo della situazione. L’ultima area entrata nella discussione è però l’area di via MenottiSabotino, ultimo "residuo" in pancia alla società di cartolarizzazione creata nel 2008, Legnano patrimonio: la stessa Legnano patrimonio ha presentato un’idea progettuale che permetterebbe, se accettata, la vendita dell’area e la liquidazione di Legnano Patrimonio. Fedeli ha spiegato che l’idea progettuale prevede un’edificazione limitata rispetto alle possibilità concesse, ma che esistono comunque criticità e che l’amministrazione avrebbe la necessitò di ridurre ancor di più le volumetrie oltre a utilità pubbliche diverse. Come dire che, a fronte di discussione, un risultato si potrebbe ottenere, mentre per Franco Brumana, del Movimento dei cittadini, la soluzione è una sola: "ritirare questo progetto orripilante, eliminare ogni ipotesi di commerciale esteso e presentare un altro progetto".