Il Comune: vicini alle famiglie Massima fiducia nella giustizia

VANZAGO

Strattonati e sbattuti a terra per costringerli a stare seduti. Derisi quando a fatica (avevano appena imparato a camminare) riuscivano a raggiungere le palline lanciate dalle insegnanti. E svegliati bruscamente durante il sonnellino pomeridiano. A raccontare quello che succedeva nell’asilo nido privato di Vanzago, sono state alcune studentesse dell’istituto professionale Puecher-Olivetti di Rho, indirizzo servizi socio-sanitario. Le studentesse hanno frequentato entrambe le sedi dell’asilo nido tra la fine del mese di marzo e l’inizio di maggio 2022 per uno stage. Incredule di fronte a tali violenze fisiche e verbali ne hanno parlato con le loro docenti e il dirigente scolastico che si è rivolto ai carabinieri di Rho.

L’attività di indagini ha consentito di identificare le responsabile e ricostruire i comportamenti maltrattanti. Ora che sono state notificate le ordinanze alla direttrice e alle collaboratrici, la scuola superiore tace. "Non ho nulla da dire su questa vicenda", dichiara il dirigente scolastico Emanuele Contu. Se ne parla invece, tanto, in paese, tra genitori che difendono l’asilo nido e altri allarmati, che non sanno cosa fare.

L’amministrazione comunale è intervenuta con una nota pubblicata in tarda serata sul sito in cui parla di sgomento e sconcerto per la notizia, precisa che si tratta di un asilo nido privato. E aggiunge, "l’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Milano nei confronti della titolare e di cinque collaboratrici di questa struttura, l’unica di Vanzago coinvolta, è legata alla gravità dei reati ipotizzati e alla sua funzione preventiva – si legge – L’amministrazione comunale esprime la propria vicinanza a tutte le famiglie che frequentano e a quelle che hanno frequentato la struttura, comprendendone la preoccupazione, l’ansia, il dramma e i disagi pratici che tale avvenimento comporta a prescindere da quale sarà l’esito delle indagini nei confronti delle persone direttamente coinvolte. L’amministrazione inoltre esprime la profonda e piena fiducia nella magistratura che potrà accertare i fatti e fare luce su questa vicenda che ci colpisce come comunità tutta".

Roberta Rampini

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