
Legnano, due iniziative “green” con l’obiettivo di ridurre le emissioni che danneggiano il clima. La prima promuove iniziative di efficientamento. Si parte da un questionario per le aziende.
Realizzare politiche ambientali che non siano solamente figlie delle azioni del Comune, ma collegate all’intera comunità: è questo l’intento dei primi due "Local green deal" - per l’efficientamento energetico delle imprese e gli imballaggi plastici - che sono stati presentati ieri a palazzo Malinverni. Percorsi virtuosi da costruire passo dopo passo che seguono la traccia impostata da Intelligent Cities Challenge (Icc), l’iniziativa della Comunità Europea per cui Legnano è stata selezionata nell’edizione 2023-2025, e che ha come obiettivo ridurre, nel breve e medio periodo, le emissioni climalteranti con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica.
"Questi patti rappresentano un tassello nelle politiche ambientali dell’amministrazione – ha spiegato Luca Benetti, assessore alla Sostenibilità, che con il sindaco Lorenzo Radice e i rappresentanti di tutte le realtà coinvolte ha presentato ieri le due iniziative – . Per calare nel modo più efficace sul territorio gli obiettivi di Icc bisogna considerarne le peculiarità. L’area di Legnano è ricca di imprese, quindi ogni iniziativa che punti a incidere sulla sostenibilità ambientale deve considerare la presenza di circa 300 industrie e 1.500 fra attività artigianali e commerciali".
Il primo Local green deal, quello per l’efficientamento energetico delle imprese, vede collaborare Comune di Legnano, Confindustria Alto Milanese, Confcommercio Legnano, Confartigianato Imprese Alto Milanese, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Brescia e Ptsclas, società di consulenza. L’obiettivo è promuovere il risparmio energetico nel settore produttivo della città, generando benefici combinati sia per le aziende sia per l’ambiente grazie alla riduzione di emissioni climalteranti. Come? Il patto cercherà di individuare, attraverso un questionario, quali interventi possano condurre all’efficientamento energetico e a risparmi economici per imprese con caratteristiche diverse. Il patto punta quindi a comprendere quali siano gli ostacoli e i benefici percepiti dalle aziende per questo tipo di interventi con l’obiettivo ultimo di facilitarne la diffusione. Un ruolo fondamentale gioca anche Enea, non firmataria del patto, ma partner sostenitore del progetto Icc che promuove gli audit energetici nelle piccole e medie imprese. Le associazioni di categoria svolgeranno la decisiva funzione di ingaggio e accompagnamento delle imprese nel progetto.