
di Camilla Garavaglia
Il contratto del Comune di Casorezzo con la ditta Migevi per la costruzione della circonvallazione di via Tasso è stato risolto e i lavori sono temporaneamente sospesi: la ditta, infatti, era stata interdetta dalla prefettura anche se nessuno lo aveva comunicato al municipio. La vicenda tra la Migevi - che aveva vinto regolarmente una gara di appalto per il primo lotto dei lavori della circonvallazione verso Arluno e Parabiago - e il Comune si è interrotta bruscamente a causa della sorprendente scoperta dell’estromissione dell’azienda dalla “white list“, la lista bianca nella quale possono registrarsi le imprese italiane certificate e senza il rischio di infiltrazioni mafiose. La Migevi è stata espulsa dall’elenco da parte della prefettura il 24 agosto scorso perché il padre del titolare dell’azienda, affiliato al clan dei casalesi, era stato arrestato: a scoprire l’interdizione della ditta è stato il geometra del Comune di Casorezzo dopo un controllo. "Non posso che ringraziare il nostro geometra Colombo per avere approfondito la vicenda - ha detto il sindaco Pierluca Oldani - perché non ci è stata comunicata l’interdizione e soprattutto perché l’azienda, nonostante l’espulsione, aveva continuato a lavorare per più di sei mesi. Di certo ci siamo insospettiti: erano troppi i ritardi e le inadempienze dimostrati dalla ditta e infatti l’avevamo messa in mora nel marzo 2021. I Comuni sono lasciati soli di fronte a queste tematiche così delicate e importanti... Intanto, avviseremo noi le amministrazioni che attualmente stanno lavorando con la Migevi".
Quella della circonvallazione - che dovrebbe smaltire il traffico di passaggio - è una questione annosa. L’opera era stata finanziata in buona parte dalla Città metropolitana: si parla di oltre 1 milione e mezzo di euro per lavori iniziati nel luglio 2020 e mai terminati. Attualmente è completata solo per metà, mancano illuminazione e asfaltatura.