
La pagina hackerata
Magenta (Milano), 5 marzo 2016 - Hackerata la home page del sito del liceo Bramante di Magenta, e quella di altri istituti lombardi, presa sotto attacco questa notte e trasformata, per qualche ora, in un potenziale sito di reclutamento di fantomatiche milizie informatiche algerine. Tutto è iniziato venerdì sera alle 22, quando alcuni professori e studenti si sono accorti che, al posto della classica pagina di benvenuto del liceo Bramante, sul sito www.liceobramante.gov.it, capeggiava la bandiera dell'Algeria e fotografie di militari in divisa con frasi in arabo. Sulla home page compariva la bandiera algerina, una foto di combattenti in divisa e la scritta "Long live Algeria", "Algerians Hackers" e "Soldats Dz Teams Own You!!", un indirizzo Facebook del gruppo, e una musica che, dopo i controlli effettuati dai Carabinieri di Abbiategrasso, subito intervenuti sul posto, altro non era che l'inno nazionale algerino accompagnata dalle parole dell'inno stesso.
Dai controlli effettuati dai Carabinieri della compagnia di Abbiategrasso nell'attacco hacker non ci sarebbe alcun collegamento con l'Isis: i militari procedono infatti solo per il reato di accesso abusivo a sistema informatico. Dopo una nottata di lavoro e controlli il sito, e gli altri hackerati in Lombardia, sono stati ripristinati dalle otto di questa mattina.
Anche altre sei scuole lombarde sono state hackerate nella notte: stando ai carabinieri di Abbiategrasso si tratta di due istituti di Monza e Brianza (il Montessori di Sulbiate, il Dante Alighieri di Cornate d'Adda), il Comprensivo “Thouar-Gonzaga” e l’Istituto comprensivo Pasquale Sottocorno di Milano, l’Istituto Comprensivo di Martinengo nella Bergamasca, e altri istituti lombardi.
"Mi sono subito attivata – spiega la preside Angela Venneri – e, fortunatamente, i carabinieri di Magenta e Abbiategrasso hanno preso in mano alla situazione e fatto riportare la situazione alla normalità. Il sito è tornato fruibile alle prime ore dell'alba: non potevo aspettare lunedì mattina, sul sito del liceo non devono campeggiare messaggi del genere. Per fortuna, i traduttori hanno affermato che quanto scritto dagli hacker non conteneva minacce terroristiche".